Salvini: “La precettazione sui trasporti era necessaria. Ora un tavolo per taxi e Ncc: assurdo che non si trovino”

Codacons

“Non potevo lasciare a piedi un milione di italiani, abbiamo tutelato il diritto di sciopero ma non di un’intera giornata bensi’ di 12 ore. Penso che sia stato giusto fare cosi'”. Lo ha detto al Tg4 il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per il quale “gia’ nelle prossime ore ci sara’ un tavolo di confronto perche’ a me interessa risolvere problemi non fare polemiche. Poi se qualcuno negli anni passati non ha fatto quello che doveva, noi cercheremo di farlo in pochi giorni”

Salvini: ora un tavolo per taxi e ncc

Il ministro annuncia di avere  “già convocato il tavolo per la settimana prossima tra aziende e lavoratori. Faccio appello al buon senso per ridurre anche li spontaneamente la fascia orario” dello sciopero di sabato del personale di terra e dei servizi di handling. “E’ interesse sia degli italiani ma soprattutto di tantissimi turisti che per fortuna stanno arrivando questa estate”. Poi l’annuncio per quanto riguarda i taxi. “La settimana prossima convochero’ un tavolo per taxi ed ncc perché non si possono aspettare per ore e ore dei mezzi di trasporto pubblico”, ha aggiunto Salvini ai microfoni del Tg4.

La protesta dei tassisti: le nostre tariffe ferme da 12 anni

“Anche oggi la nostra città è stata costretta a vivere una nuova giornata di babele nel trasporto”. È quanto dichiarano in una nota i responsabili provinciali e regionali di Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl, Uil Trasporti Taxi, Claai Atpl, Uritaxi e Uti. “Alle mille difficoltà che quotidianamente i romani sono costretti a vivere, si è aggiunta anche quella dello sciopero dei treni. Rifacimento dei binari di gran parte della rete tranviaria e tram sostituti da autobus sottratti alla tradizionale offerta di trasporto su strada, vetture continuamente guaste, convogli dimezzati e sovraccarichi, metropolitane e treni per ostia lido che operano a scartamento ridotto e in prima serata, alle 21, cessano il proprio servizio. E mentre esplodono le presenze turistiche per effetto della fine totale delle limitazioni pandemiche, viene ridotta del 20% l’offerta di trasporto pubblico di linea lasciando di fatto solo i taxi – è detto in una nota – a fronteggiare questa assurda situazione. Da molti ambienti non una sola parola sui grandi affanni del trasporto pubblico di linea e affermazioni improprie su una tariffa ferma da 12 anni, in una città che ha visto triplicare il prezzo degli alberghi, raddoppiare quello degli spostamenti in treno ed in aeroplano, aumentare di oltre un terzo il costo dei ristoranti”. “Se qualcuno pensa di poter far ricadere la situazione emergenziale del trasporto pubblico di linea sulle spalle dei tassisti che in questi mesi, con abnegazione e grande sacrificio, stanno provando a sopperire alle carenze del trasporto collettivo, sbaglia ed è totalmente fuori strada”, conclude la nota.