Salvini dice no a Letta. Niente proporzionale, niente regali al Pd
Letta non ci provi proprio, Salvini non vuole la legge proporzionale.
Il leader della Lega lo ha detto ad un amico anche ieri a un pranzo romano. Di fronte alle insistenze dell’interlocutore, Matteo e’ stato molto netto: “Io so che bisogna fare di tutto per rimettere insieme il Centrodestra. E una legge elettorale che serve solo al Pd per governare senza voti non la voglio. Non gli regalo l’Italia”.
Salvini respinge le offerte di Letta
E questo nonostante le evidenti difficoltà di rapporti con la Meloni. Ma anche su questo Salvini non ha dubbi: “Lo dobbiamo agli italiani, dobbiamo governare assieme sapendo che i primi due anni non saranno rose e fiori”.
Stando alle confidenze del commensale di Salvini, il leader della Lega vorrebbe il silenziatore alla voglia di polemiche. La stessa intervista rilasciata ieri da Crosetto al Corriere della Sera lo ha lasciato incredulo: “Quei toni contro la loro stessa gente, ma come si fa…”.
La quadra sarà trovata tra noi
Comunque la quadra sarà trovata e anche nella Sicilia in fibrillazione.
Nel suo pranzo romano Salvini si è messo a discutere anche della regione Lazio. Ma finora non si trovano candidati spendibili sul territorio e bisogna evitare di fare come a Roma alle comunali. Ancora scotta quel voto. Sbrigarsi.
Ci sarebbero tutte le condizioni – dopo essersi sentito trattato come un “imbucato” per la convention di Fdi a Milano – per andare ognuno per conto suo col proporzionale. Ma Salvini ribatte: “Favori a Letta io non ne voglio fare”. Niente Pd a Palazzo Chigi.
E sulla guerra non intende cambiare posizione. Il capo della Lega resta convinto che è una “follia la corsa al riarmo”. Certo, gli ucraini sono aggrediti da Putin, ma qui “non è un referendum tra chi ha aggredito oggi e chi lo ha fatto nel 2014”. Se si vuole la pace ci si batte con serietà per ottenerla. E le parole del Papa sono state esemplari.