Per combattere Salvini resuscitano pure Michele Santoro

Salvini Santoro

Hanno un tic contro Matteo Salvini, se non lo descrivono negativamente non campano e stavolta è il turno di Michele Santoro.

Le parole pronunciate da un personaggio che ebbe un successo travolgente in tv sono davvero vecchie. E nemmeno tanto intelligenti.

Santoro reclutato contro Salvini

Michele Santoro per attaccare Salvini è andato a La7, nella trasmissione di Floris, DiMartedì, a dirne una di proporzioni incredibili, anzi infantile: “Quando Salvini vede i migranti sembra un leone affamato che vede un gregge di pecore”. Elegante?

No, non si pretende tanto da Santoro, ma anche la peggiore faziosità ha un limite che si ferma un secondo prima dell’insulto, spacciato come ironia che non fa ridere.

Del resto, si tratta di una commedia inscenata dalla sinistra dopo la tragedia di Cutro. Si mette sotto accusa Salvini perché la Guardia Costiera dipende dal suo ministero. Quasi a sostenere la tesi che in piena notte il ministro possa aver ordinato di fischiare per aria e non soccorrere nessuno.

E Santoro si presta volentieri alla pantomima.

Ma fanno solo male all’Italia

Ma non si rendono conto di quanto fanno male a questa nostra Nazione, dipingendola come se fosse sotto il dominio di una banda di malviventi.

La peggiore sinistra è proprio quella che si esibisce in Italia, sia sotto la veste politica sia quando indossa panni culturali. C’è bisogno di una campagna di odio per tentare di risollevarsi; ma commettono lo stesso errore delle elezioni di settembre, alle quali arrivarono malconci dopo aver demonizzato gli avversari in maniera oscena.

Adesso ricominciano insensatamente. Sono alla costante ricerca del nemico e per individuarlo non esitano a sfruttare cinicamente la morte di quei circa 70 poveri disgraziati arrivati a poche miglia dalla costa calabrese.

Ma l’Italia ha bisogno di meglio rispetto a questa opposizione sciagurata, senza testa, pronta solo a strillare al lupo. Voler regolarizzare l’immigrazione in maniera intelligente non può essere una colpa: l’Italia ha salvato decine di migliaia di persone dalla morte in mare, da quando si è insediato il governo Meloni e non merita di essere dipinta in modo negativo da autentici senzapatria.