San Paolo, perde casa e lavoro, il quartiere si mobilita per aiutarlo: ‘Da quando c’è lui il sottopasso è pulito e aiuta gli anziani, ora tocca a noi’

Maximo Alexandro Lopez San Paolo

Ha perso il lavoro e la casa e a 58 anni si è rimboccato di nuovo le maniche, cercando di vivere come meglio poteva. Ha provato a rialzarsi, a prendere a ‘sberle’ quella vita che troppe volte lo ha messo davanti a scelte, decisioni. E ‘risultati’ difficili. Maximo Alexandro Lopez è un cittadino romano che da più di un mese vive all’aperto, nel quartiere San Paolo, nel sottopasso che divide i due palazzi dei numeri civici 49 e 51 di Via Gabriello Chiabrera. Ha una sdraia, qualche coperta. E nulla più.

Un uomo attento, educato, rispettoso e sempre disponibile nei confronti di tutti, che ora può contare su quella macchina della solidarietà dei residenti che si è subito messa in moto. Tutti uniti per aiutarlo, in una realtà in bianco e nero fatta di sacrifici, di disagi, di senso di frustrazione e impotenza.

La macchina della solidarietà per aiutare Maximo Alexandro Lopez

La storia di Maximo Alexandro Lopez è stata presa a cuore da molti residenti, ma soprattutto da uno, da un pensionato di 74 anni che vive in quella zona. E che ogni giorno lo incontra. “Non è un barbone, né tanto meno un alcolizzato o drogato, ma solamente uno dei tanti sventurati cui all’improvviso la vita ha voltato le spalle. E’ ben educato e rispettoso delle persone, degli animali e dell’ambiente, e si è subito messo a disposizione di persone anziane della zona bisognose di aiuto” – ha spiegato.

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Maximo Alexandro Lopez, senza lavoro e senza casa, cerca anche di aiutare gli altri come può. Certo non ha le disponibilità economiche, ma un cuore grande e puro sì. “Non ha mai chiesto nulla a nessuno, ha accettato solamente qualche aiuto, da alcune persone sensibili, per la sua sopravvivenza e la solidale compagnia di altre che, così facendo, lo fanno sentire ancora un essere umano, evitando al tempo stesso una sua caduta irreversibile verso uno stato di degrado della coscienza e dunque nell’alienazione” – spiega chi lo conosce. Da quando c’è lui il sottopasso è pulito, tutto è in ordine. “Maximo fa di tutto per mantenere la sua immagine pulita curando capelli e barba grazie alla benevolenza di alcuni negozianti della zona. E’ una persona di discreta cultura, ama trascorrere il suo tempo sotto le stelle leggendo. Nella sua vita ha svolto diverse attività, anche di tipo imprenditoriale, con buoni risultati”.

Il sogno di viaggiare in camper

Una vita fatta di sacrifici, di porte chiuse e sbattute in faccia. Ma nonostante questo, Alexandro Maximo Lopez crede ancora negli esseri umani, nella loro generosità ed empatia. E continua a sognare. Lui vorrebbe avere un camper per viaggiare e trascorrere il suo tempo lavorando in piena autonomia e libertà. Un sogno che grazie ai residenti di San Paolo sta diventando realtà.

Il quartiere, infatti, si è subito mobilitato. Il post del residente, che ha puntato i riflettori sulla storia del 58enne, è diventato presto virale. E dal 1 giugno, data di pubblicazione, si susseguono i commenti, in una macchina della solidarietà che non ha intenzione di fermarsi. Tutti vogliono contribuire, fare la loro parte. E sulla piattaforma Gofundme è stata lanciata una raccolta fondi, con l’obiettivo di racimolare 3.000 euro: in poco tempo è stata raggiunta la cifra di 2.120 euro. In questo modo il 58enne potrà pagare qualche mese d’affitto, nella speranza di poter presto coronare il suo sogno. E di ritornare alla sua ‘vita’ perché l’amore genera amore. Questa, forse, ne è la dimostrazione.

“Ringrazio con affetto sincero tutti i residenti e i fantastici volontari di Sant’Egidio e gli operatori e assistenti sociali dell’ottava circoscrizione” – ha detto Maximo Alexandro Lopez. Che non riesce a contenere la gioia. Perché nella ‘disgrazia’ ha ritrovato l’umanità.