Sangiuliano sui vandali fanatici: “Chi rompe paga, ripulire il Senato costato oltre 50mila euro”
Il ministro Sangiuliano ribadisce il suo giudizio, e quello degli italiani, sui vandali fanatici che distruggono il nostro patrimonio con la scusa del clima. “Oggi dovrebbe essere definitivamente approvato dalla Camera dei Deputati, dopo che è passato in Senato, il Disegno di legge che abbiamo varato come Consiglio dei Ministri nel quale stabiliamo un principio molto elementare, chi rompe paga, chi danneggia i monumenti deve risarcire le spese che lo Stato e dunque la collettività e i cittadini sostengono per ripristinare lo stato dei luoghi”. Lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ad ‘Agorà su Rai3 soffermandosi sul fenomeno dei fanatici gretini che per protestare danneggiano il patrimonio artistico e culturale.
Ripulire la facciata del Senato costato oltre 50mila euro
Il ministro ha sottolineato che “ogniqualvolta si fanno queste manifestazioni occorre poi intervenire chiamando ditte specializzate con personale altamente qualificato e macchinari costosi” e ha ricordato che, grosso modo, ripulire la “facciata del Senato costato più di 50mila euro. Questi soldi ricadono evidentemente sulla collettività”.
Chi danneggia i monumenti è come se danneggiasse la natura
Gli studiosi . ha evidenziato il ministro – “parlano di antropizzazione del paesaggio. Aristotele diceva che, mentre gli uccelli hanno un loro habitat naturale che è l’aria, noi abbiamo l’habitat naturale che ci siamo creati in secoli di storia. Quindi chi danneggia i monumenti è come se danneggiasse la natura”. Il ministro ha osservato che, nelle proteste dei vandali confusi, “si parte da una posizione nobile – che io condivido perché il tema del cambiamento climatico è un tema serio del quale ci stiamo occupando con la transizione ecologica – danneggiando però la natura dei nostri luoghi, delle nostre città d’arte che sono il nostro patrimonio”.