Sanità. Greco (S.I.d.R.): “Su Pma servono cambio culturale, più ricerca e formazione universitaria”
Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.) sottolinea la necessità di ripensare la sanità e l’approccio alla medicina della riproduzione, spingendo per un’attenzione maggiore su prevenzione, diagnosi genetica pre-impianto, e ricerca scientifica, tutte aree che richiedono un potenziamento delle risorse economiche. Greco propone anche una più ampia sensibilizzazione pubblica su questi temi e un cambio culturale, insieme alla creazione di un percorso universitario specifico in Medicina della Riproduzione per formare professionisti con competenze avanzate.
Ermanno Greco: “La sanità in una prospettiva più ampia di intervento”
“Occorre ripensare la sanità in una prospettiva più ampia di intervento – commenta Greco in una lettera pubblicata su La Verità – rivalutando aspetti decisivi come la prevenzione, la diagnosi genetica pre-impianto nel caso delle tecniche di Pma, e la ricerca scientifica, che devono poter contare su maggiori risorse economiche, per garantire ai cittadini, anche con una più attenta e articolata attività di comunicazione e sensibilizzazione pubblica su questi temi, la massima tutela della salute”
Fattore età e il suo impatto sulla qualità degli ovociti:
In particolare, Greco richiama l’attenzione sul fattore età e il suo impatto sulla qualità degli ovociti: nelle donne over 35, infatti, cresce il rischio di anomalie, il che rende cruciale la verifica della salute degli embrioni prima dell’impianto. Evidenzia inoltre due problematiche: l’infertilità crescente sia tra le donne che tra gli uomini e l’importanza della prevenzione.
Con l’età aumenta il numero degli ovociti non sani
“L’età è un fatto determinante per la buona riuscita delle tecniche di Procreazione medicalmente assistita – osserva Greco – con l’età, infatti, aumenta il numero degli ovociti non sani, tanto che nelle donne over 35 prima di un impianto viene verificata la salute dell’embrione per testarne la qualità. Ci sono due aspetti da tenere in considerazione: la crescente infertilità di donne e uomini e la necessità di prevenzione. Come emerge da uno studio che come Società italiana della Riproduzione abbiamo presentato ad Amsterdam, al 40° Congresso della Società europea di Medicina della riproduzione ed embriologia (ESHRE), a disposizione della donna c’è una nuova tecnica di ringiovanimento ovarico: il sangue autologo arricchito di Piastrine (PRP) si è dimostrato in grado, se iniettato all’interno delle ovaie, di aumentare la riserva ovarica e ottimizzare le tecniche di Pma, senza dover ricorrere a programmi di ovodonazione”.
Le innovazioni per l’infertilità maschile
Greco conclude menzionando anche le innovazioni per l’infertilità maschile: l’uso di tecniche avanzate di selezione degli spermatozoi tramite microfluidi, che potrebbero aumentare il successo e la sicurezza dei trattamenti di PMA, offrendo così nuove possibilità di successo per molte coppie che affrontano difficoltà riproduttive.