Sanità Lazio, caos nomine: dopo lo strappo di Rocca la Commissione torna al voto. Tor Vergata resta senza direttore

Sanità Lazio, sullo sfondo il governatore Francesco Rocca, delegato alla sanità regionale, in primo piano Marco Mattei, capo gabinetto del Ministro Della Salute, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, e la presidente della Commissione Sanità Lazio Alessia Savo

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Sanità Lazio, caos nomine: dopo lo strappo politico del governatore Rocca la Commissione torna al voto. Il Policlinico di Tor Vergata resta senza direttore. La gestione della Sanità nella Regione Lazio continua a essere al centro di uno scontro politico tra i partiti di maggioranza che rischia di rallentare decisioni fondamentali per il sistema sanitario territoriale e quindi la qualità dei servizi offerti agli utenti, ossia i ‘poveri’ cittadini. Martedì scorso 25 marzo, proprio la Commissione Sanità Lazio ha dato il via libera ma solo a due dei cinque nuovi direttori Asl proposti dal governatore Francesco Rocca nei giorni precedenti (ossia quelli della Asl Roma 3 e della Asl di Rieti) ma ha bocciato, almeno temporaneamente, le candidature proposte dal governatore per le direzioni di Asl Roma 6 e ospedali Sant’Andrea e Spallanzani.

La Asl Roma 6, tra inchieste della procura e concorsi pilotati

Un voto che ha avuto luogo proprio mentre la Asl Roma 6 perdeva il suo direttore generale, Arturo Cavaliere, nominato l’11 febbraio scorso e spostato in fretta e furia da Rocca a Frosinone dopo appena un mese di permanenza il 24 marzo. Voci accreditate interne alla Asl Roma 6 sosterrebbero – il condizionale è d’obbligo – che l’ormai ex direttore Cavaliere abbia rimesso il suo mandato nelle mani di Rocca giustificando la scelta per il clima pesantemente avvelenato che avrebbe trovato all’interno della Asl Roma 6. Clima lisergico dovuto all’inchiesta della Procura di Velletri che rischia di travolgere vari notabili, tra dirigenti e politici, tra l’altro non solo locali. Una inchiesta che coinvolge, tra gli altri, anche un dirigente sanitario che è anche, contestualmente, uno storico consigliere comunale di Albano Laziale in quota FdI.

In ogni caso, la Commissione Sanità Lazio martedì 25 marzo ha concesso un ‘sì’ del tutto parziale a Rocca. Nel corso di una seduta turbolenta che ha raggiungo il numero legale solo in seconda convocazione, dopo un primo tentativo nel corso della quale i consiglieri di maggioranza si era trasformati in ‘uccelli di bosco’, nel senso letterale del termine.

Lo strappo di Rocca e il decreto immediato

Per tutta risposta, il governatore Rocca ha deciso di forzare la mano, firmando mercoledì 26 marzo un decreto con effetto immediato per la nomina della direttrice dell’ospedale Sant’Andrea: direttrice che la stessa Commissione Sanità Lazio aveva bloccato appena 24 ore prima. Un passaggio controverso, poiché, sebbene la Commissione abbia un ruolo solo consultivo e non vincolante, il suo parere resta obbligatorio per Rocca. La decisione di Rocca ha alimentato – così si vocifera nei corridoi della Pisana – ulteriori divisioni politiche, evidenziando una frattura politica nella variegata compagine di maggioranza almeno sul tema Sanità.

La Commissione Sanità Lazio ci riprova lunedì 31 marzo

Dopo questo evidente caos nomine, la Commissione è stata riconvocata per lunedì 31 marzo alle ore 14:00 nella sala Etruschi per esprimere il parere sui nuovi direttori di Asl Roma 6 e Spallanzani, questo riporta mentre scriviamo l’ordine del giorno. Nonostante, quindi, la nuova convocazione, resta evidente un ulteriore ‘buco sanitario‘. Difatti rimane aperta la questione del Policlinico Tor Vergata, che continua a essere privo di un direttore generale. A reggerne le sorti, ancora a tempo indeterminato, è il commissario Isabella Mastrobuono.

Il nodo Tor Vergata: scontro tra Regione e Ministero?

La mancata nomina del direttore generale di Tor Vergata si inserisce in un quadro ancora più complesso. Il braccio di ferro tra il governatore Rocca e il ministro della Salute Orazio Schillaci, ex rettore proprio dell’Università di Tor Vergata, potrebbe essere una delle cause principali del blocco. A complicare la situazione, la figura di Marco Mattei, attuale capo di gabinetto del ministro e in passato direttore sanitario dello stesso Policlinico di Tor Vergata, oltreché ex assessore regionale della Giunta Polverini e ex sindaco di Albano Laziale, dove ha sede la Asl Roma 6. Le dinamiche politiche nazionali e locali sembrano quindi avere un peso significativo sulle scelte regionali, rendendo la situazione di Tor Vergata una delle più intricate da risolvere.

Commissione Sanità Lazio, convocazione del 31 marzo 2025