Sanità Lazio, schiaffo di Rocca agli alleati: nomina il direttore ASL del Sant’Andrea senza l’ok della Commissione

Sanità Lazio, schiaffo di Rocca agli alleati di maggioranza: il governatore nomina il nuovo direttore ASL dell’ospedale Sant’Andrea, ma senza attendere l’ok (obbligatorio ma non vincolante) della Commissione Sanità Lazio. Il governatore Francesco Rocca, che è anche il delegato alla Sanità regionale, ha firmato il decreto di nomina di Francesca Milito a direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, così riporta una nota stampa ufficiale della regione Lazio delle 19,06 dil 26 marzo. “La neo direttrice ASL Milito – si legge nella nota stampa – prenderà ufficialmente servizio il prossimo 1° aprile.
Scontro feroce sulla Sanità del Lazio
La nomina della dottoressa Milito appare una evidente forzatura politica visto che arriva dopo che, nella giornata di ieri 25 marzo, la Commissione Sanità del Lazio aveva messo in stand by tre dei cinque nomi proposti proprio da Rocca per la guida di altrettante ASL territoriali. Tra i nomi respinti almeno temporaneamente dalla Commissione Sanità Lazio figurava proprio quello della nuova direttrice del Sant’Andrea, oltre a quelli del neo direttore designato per la ASL Roma 6 e dell’ospedale Spallanzani.

Lo stop della Commissione Sanità, sebbene privo di valore vincolante, è prima di tutto pur sempre obbligatorio. Inoltre, in ogni caso, rappresenta un segnale politico chiaro. Una parte della maggioranza non condivide le scelte del presidente della Regione accusato dagli altri partiti di procedere in modo troppo solitario, proprio in materia di Sanità. Ma Rocca, tuttavia, ha deciso di proseguire per la sua strada politica, mettendo forse in discussione gli equilibri interni alla coalizione.
Maggioranza di centrodestra sull’orlo di una crisi di nervi sulla Sanità?
Il mancato via libera della Commissione Sanità Lazio rivela, probabilmente, le tensioni crescenti tra le forze di centrodestra che governano il Lazio da poco più di due anni. Nonostante Rocca nel corso di una recente conferenza stampa abbia pubblicamente negato qualsiasi dissidio davanti ai giornalisti.
Il braccio di ferro sul rinnovo dei vertici delle ASL si inserisce in un quadro politico già complesso, caratterizzato da difficoltà nella gestione della sanità regionale e da pressioni sempre più forti per migliorare l’efficienza del sistema ospedaliero pubblico.
L’iniziativa solitaria di Rocca potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri interni alla giunta e sui futuri assetti amministrativi.
Il nodo delle nomine sanitarie, mai sciolto: Rocca fa da se
Il caso del Sant’Andrea riaccende il dibattito sulla gestione delle nomine sanitarie nel Lazio. Se da un lato la legge consente al governatore di procedere anche senza il parere favorevole della Commissione, dall’altro la scelta di ignorare le indicazioni di un organo di controllo politico-amministrativo potrebbe creare un precedente controverso. In ogni caso, restano al momento senza un direttore generale la Asl Roma 6, lo Spallanzani e Tor Vergata.
Gli equilibri politici della Commissione pesano sulla Sanità del Lazio
È certamente utile ricordare che della Commissione Sanità Lazio fanno parte, oltre alla presidente,: il vicepresidente Lena (PD), il vicepresidente Tripodi (FI), e i membri: Berni (FdI), Bonafoni (PD), Crea (Lista Rocca); D’Amato (Azione), Della Casa (FI), La Penna (PD), Neri (Misto, Noi Moderati), Sabatini (FdI), Simeoni (FI), Tidei (Italia Viva), Tiero (FdI) e Valeriani (PD).
