Sanremo, festival della vergogna, presentati due esposti: uno all’Agcom e uno in Procura

Festival Sanremo

“La Lega ha presentato un esposto all’Agcom per lo spettacolo andato in onda sul servizio pubblico durante il festival di Sanremo: non decoroso né rispettoso nei confronti di tutti gli italiani che pagano il canone. Dalle 7 alle 23, come è noto, si deve tener conto del fatto che davanti alla Tv ci potrebbero essere i più piccoli e scene come quelle di Blanco che prende a calci con veemenza i fiori o Rosa Chemical con Fedez che mimano un atto sessuale tra il pubblico lasciano a dir poco sconcertati. Anche il comportamento della nota influencer Ferragni che più volte ha menzionato il gruppo Meta e pubblicizzato il profilo Instagram del conduttore Amadeus, desta molte perplessità. Serve al più presto una risposta”. Lo dichiarano i parlamentari della Lega Elena Maccanti e Giorgio Maria Bergesio.


“C’è un’indignazione generale per quanto fatto da Fedez e Rosa Chemical a Sanremo, che hanno mimato un atto sessuale sulla tv pubblica, davanti a milioni di spettatori, anche minorenni. Dal momento che il reato di atti osceni in luogo pubblico è stato depenalizzato, era necessario presentare un esposto, per dare la possibilità ai magistrati di prendere in esame la vicenda”. Lo afferma all’Adnkronos l’ex ministro con delegale alla Famiglia, Carlo Giovanardi, che sul caso ha presentato un esposto in Procura insieme con l’associazione Pro Vita & Famiglia.

“Mi sembra che anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, abbia usato parole più dure delle mie su quanto andato in onda a Sanremo – aggiunge Giovanardi – Quanto compiuto da Fedez e Rosa Chemical è un qualcosa che non sta né in cielo né in terra, con l’aggravante che l’abbiamo pagata tutti noi, con il canone Rai. E se ora i ragazzi dopo aver visto quella scena in tv la rifaranno a scuola o a casa, cosa potranno dire i genitori o i maestri?” avverte l’ex ministro. E conclude sottolineando: “Se quelle cose fossero avvenute su un qualsiasi posto di lavoro ci sarebbe stato il licenziamento in tronco”.