Santanché: la mozione di sfiducia si vota il 26 luglio. Il ministro: da cosa mi dovrei difendere?

daniela santanchè

La mozione di sfiducia al ministro del Turismo Daniela Santanché, presentata dal Movimento 5 Stelle sarà in Aula del Senato mercoledì 26 luglio alle 10. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.

Santanché sulla mozione: ad oggi non ho ricevuto alcun avviso di garanzia

“Ci auguriamo che la nostra mozione venga sostenuta da tutti” ha dichiarato il presidente dei senatori M5S, Stefano Patuanelli. La richiesta di calendarizzazione è stata sostenuta dal M5S, “con una specie di silenzio-assenso da parte delle altre opposizioni” ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. “Come ha detto il segretario Schlein, la voteremo” ha ribadito il capogruppo del Pd Francesco Boccia. Intanto, in un’intervista alla Verità, il ministro puntualizza: “Io vado avanti e certo non è nelle mie disponibilità decidere il che fare. Però non capisco da cosa mi dovrei difendere. Io sono prima di tutto un cittadino e non partecipo ai processi mediatici e per me la verità è quella dei tribunali. Ricordo che comunque, a oggi, non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Ho fiducia nella giustizia, vediamo”. Dopo aver preso nel mirino Berlusconi, i pm si stanno concentrando su Fratelli d’Italia? “Su questo tema si sta dibattendo molto. Io credo e mi auguro veramente, non solo per me, che quella stagione debba appartenere al passato. Io piena fiducia nella giustizia: che faccia il suo corso”, risponde.

Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd, nell’interpellanza al governo sulla ministra del Turismo, argomenta la richiesta di dimissioni: “Non si tratta di giustizialismo: noi chiediamo alla Santanchè di fare un passo indietro per tutelare il prestigio e il lavoro dell’istituzione che presiede, non essendo in grado, al momento, di fornire risposte chiare e inequivocabili sulle accuse di illecito sulla gestione delle sue aziende mosse direttamente dai suoi dipendenti, che ci hanno messo la faccia, attraverso un’importante trasmissione televisiva del nostro paese. E’ una questione di opportunita’ politica, di rispetto delle istituzioni”, aggiunge.