Sarà Museo Sordi. Sconfitti i 37 falsi eredi di Albertone

Sarà Fondazione dedicata alla memoria e alle opere di Alberto Sordi, il famosissimo attore romano scomparso nel 2003. Sconfitti i 37 presunti eredi, che avevano fatto causa reclamando i loro diritti. Il Tribunale però è stato chiaro e il giudice non ha voluto sentire ragioni. A diciassette anni dalla morte di Albertone si scrive la parola fine. Anche sulle polemiche legate alla sua villa all’Aventino, alla gestione della sterminata filmografia e soprattutto dei suoi conti correnti. La sorella Aurelia era perfettamente in grado di intendere e di volere quando ha preso carta e penna. E ha messo nero su bianco le volontà che il fratello le aveva tante volte raccontato. La villa di famiglia doveva diventare una Fondazione, dedicata ad Albero Sordi e alle sue opere. Non un museo però ma una realtà dinamica, aperta al pubblico e gestita anche da giovani talenti del mondo del cinema e dello spettacolo.

Aurelia capace di intendere e di volere

Aurelia aveva 94 anni in quel lontano 2011, e qualcuno voleva far credere che non ci stesse più con la testa. Niente di più falso invece secondo i giudici. Lucidissima Aurelia. Anche quando decise di ricompensare con una ingente somma di denaro l’autista di Alberto Sordi e le cameriere di casa. Doveva essere circonvenzione di incapace, si è trattato solo di spontanea generosità. La sorella di Albertone ha voluto premiare le persone più semplici e più buone, quelle che erano rimaste fino all’ultimo non per desiderio di soldi e di ricchezze. Ma per affetto e attaccamento al dovere.

Sarà Fondazione Museo Alberto Sordi

Sarà Museo Fondazione Alberto Sordi, proprio come voleva il grande attore romano e come la sorella Aurelia aveva disposto prima di morire a 97 anni nel 2014. Tutto il patrimonio storico e artistico legato alle opere e alla memoria di Sordi sarà pubblico, niente spazio per presunti eredi che a vario titolo si erano affacciati alla ribalta in questi anni. Adesso non ci sono più ostacoli alla realizzazione del museo, che avrà sede nella villa dell’attore a Caracalla e che sarà affiancato da un progetto culturale rivolto anche ai giovani. Progetto curato direttamente da Carlo Verdone che deve moltissimo ad Albertone per i suoi inizi di carriera. Per far nascere nuovi talenti, magari per ridare slancio a quella magia del cinema che negli anni della dolce vita realizzò a Cinecittà pellicole che rimarranno tra le più belle e famose nel panorama del cinema mondiale di tutti i tempi.

A settembre il Museo

Per iniziare l’allestimento del Museo Fondazione bisognerà solo aspettare un po’. I lavori partiranno alla fine della mostra del centenario in programma dal 7 marzo al 29 giugno proprio all’interno della villa realizzata dall’architetto Busiri Vici e acquistata dall’attore nel 1954. Poi il presidente della Fondazione Sordi Italo Ormanni avrà carta bianca per tradurre in realtà questo grande sogno. Un Americano a Roma, I Vitelloni, Il Marchese del Grillo alcuni dei titoli della sterminata filmografia di Sordi, ma come non ricordare Tutti a casa con Comencini (1960) e il dottor Giulio Terzilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue che ha fatto ridere tre generazioni. E infine In viaggio con papà, proprio con il giovanissimo Carlo Verdone e le indimenticabili interpretazioni dei personaggi romani, come il Tassinaro e il Vigile urbano. Leone d’Oro alla carriera a Venezia nel 1995, Alberto Sordi da settembre avrà finalmente a Roma il suo museo. Un omaggio alla sua memoria, un regalo a tutta la città.