Sarebbero affiliati all’Isis i terroristi che hanno assaltato la chiesa italiana a Istanbul
La polizia turca ha catturato due sospetti dopo l’attacco contro una chiesa cattolica a Istanbul che ha provocato la morte di una persona. Lo ha riferito il ministro degli Interni Ali Yerlikaya su X. E’ quasi certa l’affiliazione dei due all’Isis o ad altre formazioni terroristiche islamiche. E il loro obiettivo era proprio la chiesta cristiana e i fedeli.
Il vescovo di Istanbul: probabile la matrice religiosa
“Due persone armate sono entrate esplodendo molti colpi di pistola in aria”. Poi c’è stata “la reazione di uno dei fedeli, che aveva anche qualche problema di salute mentale, quindi ha avuto il coraggio di protestare contro questo atteggiamento, probabilmente in risposta a questo atto hanno risposto uccidendo questa persona. Le motivazioni concretamente ancora non si conoscono, debbono essere verificate, ma gli elementi che finora sembrano emergere lasciano ipotizzare un attacco di matrice religiosa, una motivazione di intolleranza religiosa”. A commentare a Vatican news l’attentato nella chiesa italiana di Santa Maria a Sariyer, è il monsignor Massimiliano Palinuro, Vicario apostolico di Istanbul e Amministratore apostolico di Costantinopoli.
Giustizia per l’uomo ucciso
“La nostra comunità è letteralmente sconvolta – ha detto il vescovo -. Naturalmente, è il momento della preghiera, della solidarietà alla comunità cattolica di Büyükdere, e naturalmente è il momento della preghiera per la persona che è defunta. Come comunità cristiana, chiediamo alle autorità di fare chiarezza, di cercare la verità. Chiediamo, ovviamente, soltanto giustizia per questa persona che ha perso la vita. E nello stesso tempo, chiediamo maggiore sicurezza perché sia garantita l’incolumità dei fedeli delle comunità cristiane che perseverano nella fede, che con coraggio a volte affrontano anche tragitti molto lunghi per partecipare alla celebrazione eucaristica”.
Ascoltati i testimoni presenti
Sulla vittima, dice: “Era ben noto da parte del parroco della chiesa e della comunità. Era una persona anche con qualche problema psicologico, però – afferma – forse proprio per questo è stato l’unico ad avere avuto il coraggio di affrontare questi terroristi che avevano invaso la chiesa; e probabilmente proprio per questo gesto di coraggio è stato ucciso. La dinamica sembra essere questa, anche se le indagini sono in corso e quindi tutto quello che stiamo raccogliendo è da parte di testimoni che erano presenti ma che a volte sembrano anche un po’ confusi e scioccati”.