Satnam Singh, permesso di soggiorno alla vedova del bracciante lasciato morire a Latina
Un incidente sul lavoro che poteva essere evitato. E una morte che doveva essere evitata. Lei ha perso il marito ed è rimasta qui, in Italia, senza punti di riferimento, pensando che il nostro sia un paese “cattivo”, visto quanto successo a suo marito, Satnam Singh, il 33enne operaio “scaricato come un sacco di rifiuti in prossimità della sua abitazione“ dopo aver perso un braccio durante il suo turno di lavoro nelle campagne di Borgo Santa Maria, vicino Latina.
Ma ora, dopo la tanta solidarietà dimostrata non solo dai conoscenti, ma da tantissime persone che hanno avviato raccolte fondi per aiutare la famiglia del giovane indiano, la donna ha capito che non tutti, in Italia, “sono cattivi”
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Il permesso di soggiorno
E lei, senza permesso di soggiorno, che tanto avrebbe voluto insieme al marito, adesso potrà avere quel prezioso “pezzo di carta”. Il Questore della provincia di Latina, infatti, questa mattina, previo positivo parere della Procura della Repubblica di Latina che dirige le indagini su quanto accaduto, ha rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di “protezione speciale”, ai sensi dell’art 18 del Testo Unico dell’Immigrazione alla vedova del bracciante.
La raccolta fondi
Nel frattempo prosegue la raccolta fondi in favore della famiglia del bracciante, organizzata dalla Cgil di Roma e Lazio insieme a la Flai Cgil di Roma e Lazio, la Camera del Lavoro di Frosinone e Latina e la Flai Cgil di Frosinone e Latina. E possibile donare attraverso bonifico bancario su: Conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio all’iban IT16L0538703207000035325085. Con causale: “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.