Schiaffo a Gualtieri pre-Giubileo sui tavoli esterni dei ristoranti vista Vaticano, il Tar: “No a scuse sulla viabilità’

Nuovo schiaffo al sindaco Gualtieri pre-Giubileo sui tavoli esterni dei ristoranti vista Vaticano, tra piazza San Pietro e Castel Sant’Angelo, il Tar del Lazio: “No a scuse sulla viabilità’. Una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio del 4 marzo torna, di nuovo, sulla vicenda dei tavoli esterni di bar e ristoranti di Roma centro. Una sentenza che arriva proprio mentre il sindaco Roberto Gualtieri e la sua maggioranza in Campidoglio si apprestano a votare in aula Giulio Cesare il nuovo regolamento che disciplina l’intero settore in modo più restrittivo rispetto al passato. Il voto dell’aula ha subito già numerosi rinvii, nei giorni scorsi, e il nuovo voto è calendarizzato per oggi venerdì 7 marzo.
Schiaffo a Gualtieri e Patanè del Tar: “No a scuse sulla viabilità”
Lo schiaffo dei giudici arriva proprio mentre nella città eterna stanno per entrare nel vivo le celebrazioni del Giubileo, con l’inizio ormai prossimo della primavera. Uno schiaffo che riguarda un ristorante situato, ironia della sorte, proprio nel cuore della Roma cristiana, su via di Porta Castello. E che segue quello che Gualtieri e la sua Giunta hanno già beccato da un altro ristorante di Prati, poche ore fa, con un’altra sentenza, come da noi raccontato in un precedente articolo.

Una via di Roma, anche centrale, non necessariamente è “Viabilità principale”
La nuova vicenda giudiziaria nasce dal ricorso presentato dall’avvocato Andrea Ippoliti del foro di Roma, esperto in materia di commercio, legale della società V. sas., titolare di un’attività di ristorazione proprio nella centralissima via di Porta Castello, contro il ‘No’ del Comune di Roma a concedere l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico per l’installazione di tavoli all’aperto sulla sede stradale.
Il Comune di Roma ha motivato lo stop al ristorante facendo riferimento al Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), che classifica via di Porta Castello come strada di “viabilità principale“, dove l’occupazione di suolo pubblico è vietata per motivi di sicurezza stradale.
La società ha contestato la classificazione della via, sostenendo che essa è una strada di quartiere e non di scorrimento e che il divieto di occupazione di suolo pubblico non è giustificato in modo razionale. La società ha inoltre evidenziato che l’installazione dei tavoli all’aperto non ha mai creato problemi di sicurezza o di traffico, in passato.
La nuova e recente decisione dei giudici del Tar del Lazio
Il Tar ha accolto il ricorso della società, annullando il provvedimento del Comune. I giudici amministrativi hanno contestato l’interpretazione restrittiva delle norme sulla viabilità principale adottata dal Comune.
Ritenendo che essa non tenga conto delle specificità delle singole strade e delle effettive esigenze di sicurezza. In particolare, il Tar ha evidenziato che via di Porta Castello, pur essendo classificata come strada di quartiere, è stata erroneamente equiparata dal Campidoglio alle strade di grande scorrimento, tipo il GRA.
Il Tar ha inoltre sottolineato che il Comune non ha fornito una motivazione adeguata per il divieto di occupazione di suolo pubblico, limitandosi a richiamare la classificazione della via come strada di viabilità principale. I giudici amministrativi hanno quindi ritenuto che il provvedimento del Comune sia viziato da eccesso di potere e da difetto di motivazione.
Le implicazioni per Gualtieri, Roma e il nuovo regolamento
La sentenza del Tar rappresenta un altro duro colpo per l’amministrazione Gualtieri, che aveva giustificato il divieto di occupazione di suolo pubblico in via di Porta Castello con la necessità di garantire la sicurezza e la fluidità del traffico in vista del Giubileo. La decisione del Tar mette in discussione la validità di tale motivazione, aprendo la strada alla possibilità per i ristoratori della zona di ottenere le autorizzazioni per l’installazione di tavoli all’aperto.
Un monito per tutta l’aula Giulio Cesare
La sentenza sta suscitando reazioni contrastanti. I ristoratori di Roma centro hanno accolto con favore la decisione. Mentre l’amministrazione Gualtieri ha espresso preoccupazione – questo emerge dai corridoi del Campidoglio – per le possibili conseguenze politiche di tale decisione. La vicenda del resto è destinata a tenere banco nelle prossime ore, con possibili sviluppi sul fronte del nuovo regolamento, che l’aula Giulio Cesare dovrebbe votare in giornata, come anzidetto, salvo ulteriori rinvii.
A Gualtieri conviene lo scontro coi ristoratori e baristi di Roma centro prima delle elezioni 2027?
In ogni caso, il nuovo regolamento di Gualtieri potrebbe divenire oggetto di una serie innumerevoli di ricorsi al Tar del Lazio che arriverebbero a sentenza proprio nel pieno della prossima campagna elettorale, con il voto in programma per la primavera 2027. La domanda sorge spontanea: a Gualtieri e alla sua Giunta conviene questa prova di forza?
