Odio gli sciacalli senza rispetto per Silvio Berlusconi
Mi fanno schifo quelli che non hanno rispetto per Silvio Berlusconi. La sua scomparsa ha colpito larga parte della comunità nazionale, ma esistono e resistono i professionisti dell’odio anche quando si sconfina nel cattivo gusto.
Non perché Silvio Berlusconi debba essere santificato ad ogni costo, ma perché – disse Giancarlo Pajetta in morte di Giorgio Almirante – “oltre il rogo non vige ira nemica”. Oggi non sanno nemmeno inginocchiarsi di fronte a chi se ne va.
Incapaci di rispetto per Silvio Berlusconi
La civiltà politica dovrebbe essere presente almeno nel momento del trapasso. Quando se ne andò Enrico Berlinguer da Destra non si udirono schiamazzi né odi post-mortem. Il “nemico” si rispettava. E lo fece proprio Giorgio Almirante col suo memorabile omaggio a Botteghe Oscure. Berlinguer era il capo dei comunisti, noi eravamo anticomunisti. Ma a nessuno di noi passò per la testa di mancare di rispetto a quel leader politico.
È che ora viviamo un’epoca davvero buia. Si insulta una salma. La salma di uno straordinario personaggio che ha rappresentato l’Italia ai livelli più elevati. L’assenza di rispetto per Silvio Berlusconi emerge su incredibili articoli di giornale e ovviamente sui social. Devono vincere una sciagurata gara a chi sputa più lontano. Ma la provate un po’ di vergogna? Insultarono persino Donna Assunta Almirante…
A destra rispettammo la morte di Enrico Berlinguer
Voglio dire che costoro mi fanno schifo. No, non c’è obbligo di esprimere ammirazione per Berlusconi, nessuno lo pretende. Ma quando si accompagna un’anima nel suo ultimo viaggio è davvero deprimente assistere all’assalto di pusillanimi il cui unico sentimento è l’odio.
Un motivo in più per esserci – ci andrò con i miei amici Silvano Moffa e Andrea Ronchi – oggi a Milano, in una piazza Duomo che sarà troppo piccola per contenere un affetto immenso per il Cavaliere.
Spariscano i vigliacchi. Tornate quando volete a fare gli sciacalli, ma aspettate che il nostro dolore si posi a terra.
Non avete il diritto di ferire una comunità colpita nell’anima e nel cuore.