Sciopero dei treni il 6 maggio, stop alle corse a Roma e nel Lazio: orari e fasce di garanzia

Roma, sciopero per il 6 maggio, a rischio Roma e Lazio

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Martedì 6 maggio si preannuncia come una giornata di passione per migliaia di pendolari, turisti e lavoratori che si spostano quotidianamente in treno. Uno sciopero nazionale del trasporto ferroviario è stato proclamato e potrebbe causare gravi disagi in tutta Italia, con un impatto particolarmente pesante su Roma e nel resto del Lazio. L’astensione dal lavoro, già confermata, durerà otto ore, con inizio alle 9.01 e conclusione alle 16.59. Saranno coinvolte numerose aziende del settore ferroviario, tra cui Trenitalia, Trenord, Trenitalia Tper, oltre ad altri operatori privati e cooperativi.

Servizi ridotti e treni a rischio

Durante la fascia oraria dello sciopero, gran parte dei collegamenti regionali, intercity e ad alta velocità potrebbe essere sospesa o subire ritardi e cancellazioni. Anche il trasporto ferroviario locale nel Lazio sarà fortemente limitato. Le principali linee suburbane, compresi i treni che collegano la Capitale con l’hinterland, come la FL1 (OrteFiumicino), FL3 (ViterboRoma) e FL5 (CivitavecchiaRoma), potrebbero non essere garantite. I disagi maggiori si registreranno nelle ore centrali della giornata, quando sarà in vigore lo stop totale del servizio.

Fasce di garanzia confermate

Come previsto dalla normativa vigente, saranno attivate le cosiddette “fasce di garanzia”, pensate per tutelare i viaggiatori nelle ore di maggiore afflusso. I treni in partenza prima delle 9.00 e dopo le 17.00 dovrebbero circolare regolarmente, salvo soppressioni eccezionali dovute all’organizzazione del servizio o all’adesione massiccia allo sciopero. I treni garantiti saranno comunicati attraverso i canali ufficiali delle aziende coinvolte e pubblicati sui rispettivi siti internet e applicazioni mobili. Resta comunque consigliato a chi ha in programma uno spostamento in treno di consultare le informazioni in tempo reale prima di mettersi in viaggio.

Le aziende coinvolte nello sciopero

L’agitazione sindacale coinvolge i lavoratori di diverse aziende del comparto ferroviario. Oltre a Trenitalia e Trenord, aderiscono anche operatori minori e cooperative ferroviarie come Rail Cargo Carrier, Rail Traction Company, Legacoop, Ancap e Confcooperative. Lo sciopero interessa quindi sia il trasporto passeggeri sia quello delle merci, potenzialmente causando ritardi anche nella logistica e nella distribuzione commerciale. L’adesione potrebbe variare da regione a regione, ma il Lazio figura tra le aree a maggior rischio disservizi.

Contrattazione in stallo

Alla base della protesta vi è la mancata chiusura del contratto nazionale per il settore ferroviario, che rappresenta uno snodo cruciale nel processo di rinnovo dei contratti collettivi nel trasporto pubblico. Dopo la firma dei contratti per il trasporto merci, la logistica e il trasporto pubblico locale, i sindacati chiedono un’accelerazione anche per il comparto ferroviario. Tuttavia, secondo le sigle promotrici dello sciopero, finora non vi è stata alcuna apertura concreta da parte del Gruppo FS, principale attore del trasporto ferroviario italiano.

Impatto previsto e raccomandazioni

Considerando l’ampiezza dell’adesione prevista e la fascia oraria centrale dell’astensione, lo sciopero del 6 maggio potrebbe avere un impatto significativo sulla mobilità regionale e nazionale. I disagi saranno avvertiti soprattutto da chi utilizza il treno per lavoro o studio. Le autorità e le aziende di trasporto raccomandano di pianificare con largo anticipo i propri spostamenti e, se possibile, di valutare soluzioni alternative come lo smart working, il car pooling o l’utilizzo di mezzi privati. La situazione sarà monitorata costantemente e aggiornamenti verranno forniti in tempo reale.