Sciopero del Pubblico impiego, per i Romani un mercoledì di passione

Nonostante le tante polemiche, e’stato confermato lo sciopero nazionale del Pubblico impiego indetto per domani mercoledì 9 dicembre da Cgil Cisl e Uil. Oggetto del contendere, il mancato rinnovo del contratto. Abbondantemente scaduto. E per il quale ancora non si vede luce. Una protesta che però ha suscitato un vespaio di polemiche. Perché contratto o no, i dipendenti pubblici almeno un lavoro ce l’hanno. Mentre in epoca di pandemia moltissimi il posto lo hanno perso. Per non parlare delle attività commerciali che hanno dovuto chiudere i battenti. In più, oltre la metà dei lavoratori pubblici in questi mesi si trova in smart working, quindi volendo in una situazione di maggior favore. Anche per seguire la famiglia e i figli. E limitare il rischio contagio.

I sindacati comunque non hanno mollato, e domani migliaia di dipendenti e funzionari incroceranno le braccia. In Italia e anche a Roma, ovviamente. Dove le preoccupazioni maggiori sulla tenuta dei servizi riguardano nidi e materne comunali, anagrafe e Polizia municipale. Disagi ci potrebbero essere anche nel mondo della sanità. Visto che dopo essere stati definiti eroi, in termini contrattuali medici e infermieri sono stati abbandonati. Ma in questo caso la competenza e’ regionale, e il Comune non potrà’ intervenire direttamente per limitare i disagi. Ovviamente, come sempre verranno garantite almeno le fasce orarie ‘protette’. Ma il rischio caos in città per domani complice anche la pioggia rimane altissimo.

Sciopero dei dipendenti pubblici, i sindacati vogliono lo scontro sociale

Asili e materne comunali a rischio per lo sciopero di domani. Ma si teme anche per anagrafe e Polizia locale

Ci potrebbero essere dei disagi, e ce ne scusiamo. Questo recita il sito ufficiale di Roma Capitale, in previsione dello sciopero di domani del pubblico impiego. Maggiormente a rischio sembrano essere i servizi per l’infanzia, nidi e materne comunali. Dove la tensione con l’assessore Veronica Mammi’ rimane molto alta. Perché causa covid, quest’anno non è stato possibile ricorrere alle supplenze brevi. E anche le insegnanti di sostegno sono in larga parte mancate. Il Comune ha cercato di rimediare facendo scorrere la graduatoria per altre 400 unità di personale, ma la mossa si è rivelata insufficiente. Ma la protesta dei sindacati è andata anche oltre gli stretti elementi contrattuali. Perché non sarebbe stata garantita la cosiddetta ‘bolla’ tra le classi, e molte educatrici si sarebbero contagiate. In più anche mascherine e igienizzanti sarebbero stati distribuiti in ritardo. E in numero non sufficiente.

Altri problemi all’anagrafe, dove comunque si accede ormai solo su prenotazione. Ma con disservizi possibili e previsti nella mattinata di domani. E c’è preoccupazione anche per i Vigili urbani. Visto che dopo la sostituzione del generale Stefano Napoli e la nomina di un nuovo Comandante del Corpo proveniente dalla Polizia di Stato la tensione a via della Consolazione si taglia con il coltello. Infine disagi alla circolazione ci potrebbero essere per il sit in previsto sotto il Ministero della funzione pubblica, che concluderà la mobilitazione nazionale di domani.

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