Sciopero trasporti: venerdì 26 aprile a rischio metro, bus e treni. Tutte le informazioni
Sarà un venerdì difficile per chi non farà ponte e dovrà andare a lavorare. Domani, venerdì 26 aprile, ci sarà sciopero nazionale di quattro ore dei trasporti. Alla mobilitazione ha aderito l’organizzazione sindacale Faisa Confail che rappresenta i lavoratori del settore dei trasporti pubblici. A rischio saranno bus, metro, tram ma non i treni regionali.
Atac a rischio
A Roma l’agitazione interesserà le reti Atac, RomaTpl, ATI Autoservizi Troiani/Sap. Possibili stop, dunque, dalle 8,30 alle 12,30 per bus, filobus, tram, metropolitane e per la Termini-Centocelle. Si tratta del secondo sciopero del personale dopo l’ultimo dell’11 aprile, quando il personale incrociò le braccia dalle 20 alle 24.
Saranno quindi garantite le corse previste entro le ore 8.29. Poi, il servizio sull’intera rete non sarà garantito dalle ore 8:30 alle ore 12:30. Durante lo sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale mentre i parcheggi di interscambio resteranno aperti. Il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione.
Si ferma anche Cotral
Come detto, anche Cotral sarà interessata dallo sciopero. A rischio quindi il servizio ferroviaria della Metromare, ex Roma Lido, e la Roma Viterbo. La protesta coinvolgerà anche il servizio non di linea della rete Cotral. Corse a rischio a partire dalle 8:30 fino alle 12:30.
Passate adesioni
In occasione dello sciopero generale del 28 aprile 2022, l’adesione dei lavoratori Faisa Confail era statadel 21,9 per cento per esercizio superficie e del 5,2 per cento per esercizio metropolitane e ferrovie concesse. Meglio era andata per la mobilitazione generale di 24 ore del 7 luglio 2023 quando c’era stata un’adesione del 40,6 per cento per esercizio superficie e del 16,4 per cento per esercizio metropolitane e ferrovie concesse. Per quanto riguarda Cotral, la percentuale di adesione al precedente sciopero nazionale della durata di quattro ore era stata del 2,8%.
Motivazioni dello sciopero
Il sindacato protesta contro l’allontanamento dalla professione di conducente di linea e la disaffezione al “mondo” dei trasporti, le ripercussioni significative sul piano della stabilità economica futura delle aziende del trasporto pubblico locale e per non avere contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria sempre più svantaggiosi per le maestranze e per la sicurezza sul lavoro.