Sciopero treni sabato 12 e domenica 13 ottobre: gli orari e come chiedere il rimborso

Treno

Dopo lo sciopero dei trasporti di sabato 5 ottobre con autobus, metro e tram a singhiozzo nella Capitale, la nuova settimana di ottobre si concluderà con un’altra agitazione. E stavolta è il turno dei treni. Alcune sigle sindacali autonome, infatti, hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Italo e Trenord: così dalle 21 di domani, sabato 12, alle 21 di domenica 13 ottobre, per 24 ore, i mezzi lungo i binari saranno a rischio.

Sciopero dei treni nel weekend, tutte le informazioni

La protesta, come ha spiegato Roma Mobilità, non interesserà le linee Atac, Roma Tpl, Troiani/Sap, Bus International Service/Autoservizi Tuscia, Cotral-Astral. Questi mezzi di trasporto saranno regolarmente in servizio, mentre i treni potrebbero subire modifiche, cancellazioni, deviazioni di percorso.

Lo sciopero potrà comportare modifiche al servizio, anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione, ma tutte le informazioni sui servizi garantiti, come accade sempre in questi casi, saranno rese note sui canali digitali o presso il personale di assistenza clienti e le biglietterie.

Roma, sciopero 5 ottobre: metro e bus fermi, orari e fasce di garanzia. In centro anche il corteo pro-Palestina

Come richiedere il rimborso per lo sciopero

Come ha fatto sapere Trenitalia, tutti i viaggiatori che hanno intenzione di rinunciare al viaggio e vogliono chiedere il rimborso lo possono fare:

  • fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce;
  • fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali.

In alternativa, sarà possibile riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti.

Un altro sciopero dei trasporti l’8 novembre

Non solo treni, a novembre, più precisamente l’8, ci sarà un altro sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale. A proclamarlo, unitariamente, le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, che chiedono il rinnovo del contratto nazionale. “La nuova mobilitazione nel trasporto pubblico locale – hanno spiegato – si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza. Dopo gli scioperi di luglio e settembre non abbiamo ricevuto nessuna convocazione per giungere ad una soluzione della vertenza ed avviare concretamente un confronto serio tra le parti. A questo punto vista l’irresponsabilità delle controparti serve un intervento deciso del governo e del ministero dei Trasporti che prendano in carico la situazione”.

E così autobus, metro, tram saranno a rischio. Ancora una volta, in un venerdì che si prospetta nero sul fronte trasporti.