Scontri a Roma durante la manifestazione per Ramy, 39 manifestanti denunciati: avevano ferito 9 poliziotti

Manifestazione per Ramy 11 gennaio a Roma

La DIGOS di Roma ha presentato un’informativa alla Procura riguardante i gravi episodi di violenza avvenuti la sera di sabato 11 gennaio, durante la manifestazione non autorizzata “SONO STATI I CARABINIERI, GIUSTIZIA PER RamY”.

La manifestazione e gli scontri

Circa 250 manifestanti, tra cui anarchici e membri di vari collettivi (“ZA UM Sapienza”, “Azione Antifascista Trieste Salario”, “Settima, Movimento”, “Monteverde Antifascista”, “Delo!lisunderground” e “Assemblea portuense”), si sono radunati alle 19:00 in piazza dell’Immacolata, nel quartiere San Lorenzo. Dopo aver percorso alcune vie della zona, hanno raggiunto piazza dei Sanniti, nei pressi della stazione dei Carabinieri “San Lorenzo”. Qui, dietro uno striscione con la scritta “VENDETTA PER RAmY LA POLJZIA UCCIDE 1312”, hanno lanciato bombe carta e oggetti contundenti contro l’imponente schieramento di polizia posto a presidio della Stazione dei Carabinieri, danneggiando alcuni mezzi e ferendo nove agenti.

Le indagini e le denunce

L’analisi dei video effettuata dagli agenti della DIGOS ha portato all’identificazione di 39 manifestanti, tra cui due minorenni. A loro carico sono stati ipotizzati reati quali manifestazione non preavvisata, radunata sediziosa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e getto pericoloso di cose, in concorso e con aggravanti.

La morte di Ramy Elgaml

La manifestazione di Roma (come numerose altre in diverse città italiane) è stata organizzata in risposta alla morte di Ramy Elgaml, un giovane di 19 anni deceduto il 24 novembre a Milano durante un incidente in scooter, avvenuto dopo un inseguimento da parte dei Carabinieri. La dinamica dell’incidente ha suscitato proteste e richieste di giustizia in diverse città italiane.

Gli scontri hanno suscitato reazioni a livello istituzionale. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha condannato gli episodi di violenza, esprimendo solidarietà alle forze dell’ordine. Inoltre, il padre di Ramy ha invitato a manifestare pacificamente in nome di suo figlio, sottolineando che Ramy avrebbe voluto così.

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