Scuola, quasi tutti al 70%. Ancora troppi rischi per distanziamento e mezzi pubblici
Nel Lazio da domani si tornerà tutti a scuola in presenza. Anche alle superiori. Ma chi vorrà applicare la misura massima del 100%, dovrà fornire adeguate garanzie. Sul fatto che gli spazi siano adeguati al distanziamento prevosto dalla legge. Una grande responsabilità, soprattutto per i Presidi e i direttori didattici. Considerando anche che il potenziamento del trasporto pubblico, specie a Roma, lascia ancora molto a desiderare. Così la maggior parte degli Istituti sceglieranno la misura intermedia del 70% della didattica in classe. E si punterà molto sulla differenziazione degli orari, con molti ingressi posticipati alle 10. Una soluzione più facile con la bella stagione, ma che non ha mai convinto in pieno famiglie e docenti. In ogni caso, si tratta di tenere botta per l’ultimo mese. Sperando poi che a settembre la situazione sia veramente migliorata. E che dopo le vacanze, non si assista a un’impennata dei contagi, come purtroppo è avvenuto lo scorso anno. Quando il ‘tana libera tutti’ estivo ha avuto effetti devastanti. Che ancora ci ricordiamo fin troppo bene.
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La scuola in presenza preoccupa tutti. Ecco le regole
“La quota del 70%, ha chiarito l’Ufficio Scolastico Regionale in una nota diffusa, è al momento la quota massima. E gli istituti che vogliono “riempire” le classi al 100% dovranno prima “chiedere la preventiva autorizzazione a questo ufficio che si raccorderà con le aziende del trasporto pubblico”. Oltre il 70%, infatti, i trasporti diventerebbero un problema non gestibile. Ancora guai per l’insufficiente potenziamento del TPL quindi. In particolare a Roma, verrà potenziata la linea di superficie S di Atac che ricalca il tracciato della linea A (qui i dettagli). Anche Cotral agirà su scala locale con delle rimodulazioni ad hoc in base alle esigenze esposte dalle scuole. Ma evidentemente questo non basta, per fugare le preoccupazioni dell’Ufficio Scolastico regionale. E allora ecco di nuovo le raccomandazioni alla prudenza. E gli orari differenziato per ingressi e uscite.
Già nella prima settimana e quindi da lunedì occerrerà “garantire la didattica in presenza al 70% degli studenti”. Restano fermi i due ingressi delle 8 e delle 10. Ma non dovranno aumentare gli alunni che entrano durante la prima fascia, quelle delle 8. Quindi l’incremento di studenti dovrà essere attribuito alla fascia delle 10 (+18%). Chiaramente, le scuole che non hanno spazi sufficienti e che quindi non potranno raggiungere il 70% si attestano sulle percentuali massime possibili. Chi, infine, non va già a scuola il sabato, non dovrà prevederlo.
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