Secche di Tor Paterno, l’area naturale marina protetta raccontata dal dottor Andrea Bonifazi

Area marina protetta secche di Tor Paterno

Un viaggio alla scoperta delle secche di Tor Paterno “a pochi passi da Romacon l’aiuto del Dottor Andrea Bonifazi. Cosa sono le secche? Quali specie di flora e fauna abbondano in questa area naturale marina protetta? È possibile visitarla?

Cosa sono le secche di Tor Paterno

“Le Secche di Tor Paterno sono un’Area Marina Protetta (AMP) istituita nel 2000 dall’allora Ministero dell’Ambiente ed attualmente gestita dall’Ente Regionale Roma Natura. Di fatto sorge nel mare romano, trovandosi ad oltre 4 miglia dalla costa che lambisce Ostia e Torvajanica. Possiede un piccolo primato: è l’unica AMP in tutto il Mediterraneo ad essere interamente sommersa, con profondità comprese tra 18 ed oltre 60 metri. Non è particolarmente estesa, sorgendo in un ipotetico rettangolo di 3×4 Km. La sua vicinanza al Tevere che, oltre a portare con sé la spazzatura proveniente dalla città, immette in mare un enorme quantitativo di materia organica e nutrienti, è alla base della sua ricchezza, con un’infinità di organismi che si nutrono di questo materiale”, spiega il Dottor Andrea Bonifazi.

Flora e fauna, quali sono le specie più presenti?

“Sebbene nello stereotipo comune il mare di Roma non sia paradisiaco, le Secche di Tor Paterno rappresentano una piccola oasi, un vero e proprio hotspot di biodiversità. Infatti, è sostanzialmente un rialzamento roccioso ricco di spaccature ed asperità che emerge dal fondale. Può così ospitare una fauna ricchissima dominata da filtratori e sospensivori come spugne, gorgonie e briozoi che si innalzano dalle rocce, tinteggiando questo ambiente di pennellate rosse, gialle, arancioni, verdi… un tripudio di colori che sono sinonimo di biodiversità. Anche i pesci sono abbondantissimi, trovando riparo in questo ambiente un gran numero di specie, tra le quali ne spiccano alcune come cernie, gronghi, murene, rane pescatrici o scorfani, tanto per citarne una piccola parte.

Questo ambiente è anche frequentato dai cetacei che spesso possono essere osservati volteggiare a poca distanza dalla costa, con i tursiopi – Flipper, per intenderci – che si rivelano molto più comuni di quanto potremmo pensare.Ovviamente non sono presenti solo animali, ma anche un’infinità di vegetali, sia alghe che piante come Posidonia oceanica, la preziosissima fanerogama marina endemica del Mar Mediterraneo“, racconta Andrea.

È possibile visitarla

“Certamente, sempre ricordando che è un ambiente protetto, per cui il nostro impatto deve essere alquanto limitato. Infatti sono permesse le immersioni autorizzate tra queste meraviglie grazie ai diving autorizzati, così come da barca è possibile andare ad osservare i delfini, le tararughe o le aquile di mare che spesso guizzano in superficie. Insomma, un ambiente ricco e variegato che, come ricchezza e colori, non ha nulla da invidiare ai ben noti paesaggi tropicali, emblema di come troppo spesso tendiamo a sottovalutare la Natura che sorge a due passi da noi“, conclude il Dottor Bonifazi