Sede Lega vandalizzata a Tarquinia, le telecamere incastrano presunto colpevole
E’stato fermato e identificato un uomo di 31 anni. Che sarebbe stato l’esecutore materiale del gesto vandalico contro la sede della Lega di Matteo Salvini nella cittadina di Tarquinia. Il fatto era accaduto nella notte dello scorso 9 giugno attorno alle due e trenta. Come documentato da una telecamera di sorveglianza che evidentemente il malintenzionato non aveva visto. Coperto con una felpa nera e con il viso e il capo celati da un cappuccio, il giovane aveva imbrattato la sede del partito del Carroccio. Disegnando una stella a cinque punte sulla serranda del locale e scrivendo una sigla senza significato. Pensando forse che così facendo avrebbe fatto ricadere i sospetti su qualche gruppuscolo extra parlamentare dell’estrema sinistra. Ma evidentemente non tutto era stato calcolato nel dettaglio. A cominciare dal fatto che l’acronimo utilizzato è risultato inesistente ai controlli incrociati effettuati dalle Forze dell’Ordine.
Così i Carabinieri del Nucleo di Civitavecchia hanno subito diretto la loro attenzione altrove. E aiutati anche dalle immagini della telecamera in meno di tre giorni sono risaliti all’autore del gesto. Che non si può derubricare a una semplice bravata di un esaltato. Perchè quella sede è anche utilizzata dal sindaco Alessandro Giulivi come suo ufficio politico. E oltre al danneggiamento materiale, seminare odio di questi tempi non va proprio bene. E può sempre essere molto pericoloso.
Attentato alla sede della Lega a Tarquinia, fermato un uomo di 31 anni. La solidarietà di Salvini e Durigon al sindaco Giulivi
Sarebbe un 31 enne di Tarquinia dal passato burrascoso l’uomo su cui si concentrano i sospetti delle Forze dell’Ordine. Per l’attentato intimidatorio contro la sede della Lega dello scorso 9 luglio nella cittadina della Tuscia. Secondo quanto riporta il sito tusciaweb.eu. E subito è scattata la solidarietà al sindaco Giulivi da parte del leader del Carroccio Matteo Salvini e del deputato Claudio Durigon. Siamo abituati a questi gesti contro do noi, la sintesi del pensiero del leader leghista. Ma non ci spaventano e non ci intimidiscono. E continuiamo ad andare avanti a testa alta nel nostro impegno. Solidarietà al sindaco di Tarquinia è giunta anche dal gruppo comunale di Fratelli d’Italia. Mentre da parte delle forze politiche di governo si è registrato solo un silenzio imbarazzante su tutta questa brutta vicenda. All’odio nei nostri confronti rispondiamo con il lavoro e con il sorriso, ha chiosato Salvini. Ma lanciamo un appello direttamente al Viminale. Perché non è possibile che il primo partito italiano che guida l’opposizione subisca queste aggressioni nel silenzio generale. E in qualche modo con la tempestiva identificazione del presunto responsabile da parte delle Forze dell’Ordine il leader della Lega sembra essere stato ascoltato.
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