Sempre peggio: immigrati violenti padroni di Roma. Via la Raggi (video)

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Roma, ogni giorno è peggio. Sempre più video, testimonianze e servizi giornalistici documentano l’incubo che si sta abbattendo sulla capitale italiana. Gli immigrati, molti clandestini, si stanno impossessando di zone sempre più ampie della città, senza che le forze dell’ordine facciano nulla per proteggere i cittadini. Le due stazioni di Roma Termini e Tiburtina, per riqualificare le quali si sono spesi centinaia di milioni di euro nostri, sono l’epicentro di questo cancro. Da tempo, è vero, ma le cose nelle ultime settimane sono peggiorate ulteriormente. Chiunque può verificare che le cose stiano così come le descriviamo.

Il sindaco di Roma assiste allo scempio senza intervenire

Stavolta il servizio è di Fuori dal Coro di Mario Giordano, ma ogni giorno sui social compaiono testimonianze di questo genere. E il sindaco Raggi assiste a tutto questo scempio senza intervenire, se non per perseguitare le associazioni che difendono i cittadini come CasaPound. La Raggi fa la campagna elettorale così, non sapendo che perderà rovinosamente, come tutti i cittadini di Roma si augurano. Anzi, non è detto che non sia costretta a lasciare l’incarico prima, cacciata dalla protesta popolare e dal ravvedimento di quelli che oggi sono i suoi sodali, che dovrebbero solo vergognarsi.

Le istituzioni non riescono a sgomberare la Tiburtina

Nell’ultimo video di Fuori dal Coro si vede un immigrato, in evidente stato di alterazione, che prende a ssassate le autoi che passano. Ma non è questo il grave: a tutti può capitare di impazzire, certo. Il servizio mostra poi la stazione Tiburtina, dove un accesso della metropolitana è chiuso così come il capolinea dell’autobus è stato soppresso. Perché? Perché nel ghetto ci abitano i clandestini che hanno occupato militarmente i siti. La gente ha paura, dice il comitato di quartiere locale. Una testimone racconta che pochi giorni fa una decina di immigrati facevano pipì sopra i corrimano della stazione, indisturbati. E che nonostante i quotidiani sgomberi, i clandestini tornano sempre nella baraccopoli della Tiburtina.

I cittadini di Roma hanno paura. E con ragione

Un’altra donna dice che non si sente sicura neanche ad attraversare la strada, così come chi è costretto a lavorare in questo inferno. La troupe è stata inseguita e minacciata. La sicurezza ha paura a intervenire, perché la notte gli immigrati si ubriacano, urlano, si massacrano di botte, regolano i loro conti per lo spaccio della droga. E il problema si riflette anche sui quartieri vicino, devastati da queste orde di spacciatori che minacciano la sicurezza degli italiani. Occupando tutti i posti disponibili, come l’altro giorno a via del Frantoio. Che si aspetta a rimpatriarli tutti? I romani non ne possono più.