Sexygate a Ostia, il minisindaco Falconi al centro dello scandalo. Lui: ‘Tutto falso’
La telenovela di Ostia continua. Il sexygate del X Municipio ormai è finito su tutti i giornali e il “noto politico” ora avrebbe un nome e cognome. Il gossip, infatti – che sarebbe comunque ancora tutto da verificare, come probabilmente richiederà presto l’opposizione attraverso un’interrogazione parlamentare – coinvolgerebbe il minisindaco 76enne Mario Falconi. Che, dal canto suo, smentisce categoricamente ogni accusa. E annuncia querele.
Ma intanto la storia gira ormai da quasi due settimane per l’intero X Municipio. Perché, così come messa in giro, se confermata, ricorderebbe in qualche modo quella dell’ex ministro Giuliano Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. La donna con cui Falconi si sarebbe appartato, infatti, “frequenterebbe” anche i corridoi e le stanze del Municipio, pur non avendo alcun incarico ufficiale.
Ruoli non definiti
A fare i nomi del minisindaco e della donna che sarebbe stata con lui il sito Labur. Che va ad analizzare chi sia la signora, asserendo che è diventata “l’ombra del presidente all’interno del municipio e in tutti gli incontri”. I due sarebbero stati fermati in un’area vietata della pineta, durante un controllo antincendio. Quindi ci sarebbe, qualora fosse riscontrato il vero nei rumors che impazzano a Ostia, anche il divieto di accesso, oltre a quello di atti osceni in luogo pubblico. Ma, come abbiamo già detto, dagli agenti sarebbe stato detto un semplice e solo: “Si ricomponga”. Un buffetto, insomma, vista la carica del personaggio politico.
Ma il problema non sarebbe tanto quello dell’eventuale liaison sentimentale o dell’improvviso “infrattamento”. Ma del ruolo che avrebbe la donna, una segretaria del Pd locale, dentro il palazzo del Governatorio. L’opposizione, infatti, afferma che avrebbe partecipato in modo attivo alla politica del X Municipio.
Falconi: “Tutto falso, non ho certo bisogno di andare in pineta”
Il presidente del X Municipio, dal canto suo, nega. Sia di essersi trovato in situazioni “equivoche” in pineta, sia di aver fatto partecipare la segretaria Pd a riunioni politiche o altro in Municipio. “Mai avrei pensato a tanta schifezza, ma evidentemente per qualcuno sono scomodo. Non vado ad amoreggiare in pineta da quando avevo 20 anni. Poi non ci andai più, perché avevo evitato un’aggressione a me e alla mia fidanzata di allora. Ovviamente mi sto tutelando con il mio avvocato. Ho chiamato poco fa il comandante della polizia municipale di Ostia, a cui non risulta nulla da parte dei suoi uomini. Conosco bene la società di ieri e di oggi e quindi anche che si possa arrivare a tali bassezze. Se qualcuno pensa di intimorirmi per farmi gettare la spugna non mi conosce bene“, ha dichiarato Falconi.
E il minisindaco rincara, stavolta nei confronti di Labur, che ha associato il suo nome ai rumors. “In relazione alle farneticanti e false insinuazioni pubblicate -naturalmente prive di firma- sul sito di un sedicente movimento politico d’opinione, riprese oggi dalle pagine locali dei maggiori quotidiani nazionali con accostamenti ad altri fatti di cronaca politica, tesi solo a danneggiare la mia persona ed il Municipio che mi onoro di presiedere, comunico di avere dato mandato al mio Avvocato di presentare querela per diffamazione, o per qualsivoglia altro reato che la Pubblica Accusa dovesse ritenere sussistente, nei confronti del responsabile del sito, dei firmatari degli articoli e dei direttori dei quotidiani per l’omesso controllo”, ha affermato il Presidente del X Municipio.
Riguardo il ruolo della donna, il minisindaco ha assicurato che si tratta di una montatura dell’opposizione. Tutte illazioni. E che non ci sono incarichi né partecipazioni, visto che è impegnata nel suo lavoro. Falconi minaccia poi querele e denunce per diffamazione. “Stiamo parlando di menzogne, per non dire di peggio, cose sconcertanti, assolutamente prive di fondamento”, ha tuonato.
Opposizione all’attacco
Ma mentre Falconi si consulta con il suo legale, l’opposizione è già “partita all’attacco” e ha già avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’accesso libero della donna agli uffici del presidente e del suo staff presso il Municipio. Lunedì la Lega dovrebbe un’interrogazione parlamentare, mentre Fratelli d’Italia ha già convocato per venerdì 20 settembre una riunione della Commissione Controllo e Garanzia.
L’obiettivo è verificare eventuali violazioni della privacy e del trattamento di dati sensibili. “Al di là delle voci su un rapporto personale – affermano Pietro Malara e la capogruppo della Lega Monica Picca – vogliamo sapere se la donna è formalmente parte dell’organico del Municipio e se ha realmente partecipato a riunioni di giunta o incontrato comitati e associazioni per conto del presidente”.