Si mette male per le Iene. Sileri passa al contrattacco

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Sileri-Le Iene, è guerra aperta. Il sottosegretario alla Sanità, grillino, è passato al contrattacco. Anzi, la società dove lavora la moglie, chiamata in causa, ha agito. Una “diffida formale all’obbligo di rettifica” è infatti arrivata alla redazione delle Iene dagli avvocati Santoro e Diddi. I due sono i legali della società al centro del servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti andato in onda nel programma di Italia 1 martedì. Nel servizio si parlava della fornitura di maschere per la ventilazione al Policlinico Umberto I. E si metteva in evidenza la presenza tra i dipendenti della società fornitrice della signora Giada Nurry, moglie del viceministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri.

“Dalle Iene un servizio diffamatorio e non vero”

“Il contenuto del servizio – scrivono gli avvocati – è da ritenersi gravemente diffamatorio in quanto, oltre a rappresentare fatti non veri, ha indotto gli spettatori a ritenere che presso il Policlinico Umberto I siano forniti strumenti sanitari inadeguati. E anche non corrispondenti a quelli richiesti ma, addirittura, che ciò sia stato possibile per una presunta agevolazione politica”. “Il servizio, infatti – proseguono i legali – mette in relazione la gara vinta dalla Società nostra assistita – indetta dal Policlinico per la fornitura di maschere riutilizzabili per la ventilazione – con la circostanza che all’interno della medesima Società è impiegata la moglie del viceministro alla Sanità. Facendo credere che detta gara sia stata vinta ”10 giorni dopo” la nomina del dottor Sileri.

“Dal servizio si è evinto, inoltre, che i prodotti offerti in gara non corrispondessero alle prescrizioni del capitolato di gara. O che addirittura fossero pericolosi per la salute e sicurezza dei pazienti. Quanto rappresentato è radicalmente falso”, lamentano gli avvocati. Che definiscono “gravemente diffamatorio” “ogni riferimento alla nomina governativa del dottor Sileri. E il suo accostamento alla gara vinta dalla nostra assistita, tale da far credere agli spettatori che vi sia stato una conseguenza sull’esito dell’aggiudicazione”.

La moglie di Sileri è in effetti un agente di vendita

Quanto alla posizione della signora Nurry, in realtà fornirebbe solo un servizio di assistenza post vendita. È in questa veste (di Referente di zona della Società), del tutto coerente alle mansioni lavorative svolte, che c’era il nome della signora. Sottolineano ancora gli avvocati: “La gara del Policlinico Umberto I era del maggio del 2017 e aggiudicata nell’aprile 2019 e non dieci giorni dopo la nomina del dottor Sileri. “In sede di gara – ricostruiscono i legali – è stata prodotta dalla nostra assistita tutta la documentazione necessaria (e non solo la scheda tecnica parzialmente mostrata nel corso del servizio).

E la commissione di tecnici chiamata a decidere sulle offerte presentate, dopo aver ritenuto il 5 aprile 2018 le maschere offerte conformi alle caratteristiche prescritte dal capitolato, ha aggiudicato definitivamente la gara alla predetta il 29.4.2019″. Mentre Sileri è viceministro solo dal successivo settembre 2019, ben dopo l’eisot della gara”. “La corretta ricostruzione dei fatti relativi alla gara, nel loro susseguirsi cronologico, dimostra la grave disinformazione ai cittadini dal servizio andato in onda. Connotato sia da finalità speculative e non rispettose del principio di verità. E anche da insinuazioni gravemente diffamatorie dell’onore e della reputazione imprenditoriale della nostra assistita”, concludono.