Si torna a votare domenica e lunedì in 7 capoluoghi: Pisa, Vicenza, Ancona. Siena, Brindisi, Massa e Terni
Sono sette i capoluoghi che torneranno al voto domenica 28 e lunedì 29 maggio nelle regioni a statuto ordinario per il ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci, dopo il primo turno del 14 e 15 maggio scorsi. I seggi saranno aperti domenica, dalle ore 7 alle 23, e lunedì, dalle ore 7 alle 15. Nelle stesse date si svolgerà il primo turno delle elezioni amministrative nei comuni della Sardegna e della Sicilia.
Seggi aperti domenica e lunedì
A Pisa la sfida sarà tra il candidato di centrodestra Michele Conti, che con il con il 49,96% per un soffio non è stato eletto al primo turno, e il candidato dei centrosinistra e M5s Paolo Martinelli. Mentre a Vicenza se la vedranno al secondo turno il candidato di centrosinistra Giacomo Possamai e quello di centrodestra Francesco Rucco: il primo ha ottenuto due settimane fa il 46,23% mentre il secondo si è fermato al 44,06%. A Siena la competizione sarà tra Nicoletta Fabio, del centrodestra, e Anna Ferretti, del centrosinistra: il primo aveva ottenuto il 30,51% in leggero vantaggio sulla seconda al 28,75%. Ad Ancona il candidato di centrodestra Daniele Silvetti va al ballottaggio con Ida Simonella, del centrosinistra. Dallo scrutinio del primo turno Silvetti era uscito in vantaggio con il 45,11% rispetto al 41,28% totalizzato da Simonella.
A Terni la sinistra assente dal ballottaggio
Si tornerà alle urne anche a Brindisi: la sfida è tra Giuseppe Marchionna, il candidato di centrodestra uscito in vantaggio con il 44% dal primo turno, e Roberto Fusco, appoggiato dal centrosinistra e M5s. A Massa sarà duello tra l’ex sindaco Francesco Persiani, che al primo turno ha corso con l’appoggio di Lega e Fi ma non di FdI, e Enzo Romolo Ricci del centrosinistra. A Terni, infine, il centrosinistra è assente al ballottaggio dove competono il candidato del centrodestra Orlando Masselli, al primo turno in vantaggio con il 35,81%, e Stefano Bandecchi, appoggiato da Alternativa popolare e liste civiche, che si è fermato al 28,14%.