Sicurezza stradale, l’Ugl contro Gualtieri: da due anni strage di pedoni

Era il 19 ottobre del 2022 quando un’auto lanciata a folle velocità spezzò la vita di Francesco Valdiserri. Una morte che scosse e commose Roma al punto da far intervenire anche il sindaco Gualtieri per lanciare una campagna di sicurezza stradale nella Capitale. A distanza di due anni cosa è cambiato? “Nulla”, secondo la segreteria romana dell’Ugl che oggi è tornata ad attaccare il primo cittadino.
L’attacco dell’Ugl

“Sono passati due anni dalla morte di Francesco Valdiserri, il ragazzo travolto e ucciso da un’auto in corsa. Un lutto che aveva scosso tutti e che aveva spinto il sindaco Gualtieri al solito annuncio di circostanza e alla volontà di alzare il livello di sicurezza dei pedoni in città – afferma il segretario di Roma e provincia dell’Ugl Ermenegildo Rossi – Da allora i morti sulle strade sono addirittura aumentati e di opere strutturali non se ne vedono. Nessun dissuasore di velocità a terra, solo qualche cartello stradale che abbassa i limiti a 30 chilometri orari”.

Strisce pedonali invisibili
“In compenso assistiamo alla scomparsa delle strisce pedonali che dal Centro alle periferie sono sbiadite o completamente assenti. Questo è un pericolo per una città dove si muore troppo sulle strade che, unito a vie troppo buie, trasforma un attraversamento stradale in una roulette russa”, attacca ancora Ermenegildo Rossi.