Silvio Berlusconi, un grande leader che non molla mai
Quando sabato sera ho postato un articolo di 7colli sul discorso di Silvio Berlusconi a Milano e aggiunto la parola “grande” non pensavo di aver indovinato.
È vero che sono seguiti anche vari commenti – molti meno degli apprezzamenti – per insultare il leader azzurro da parte dei soliti leoni da tastiera. Ma ormai ci abbiamo fatto tutti il callo e pazienza.
Silvio Berlusconi, un grande
Ieri ho letto poi vari articoli di quotidiani, alcuni dei quali particolarmente irrispettosi, e allora vale la pena di dire come la penso. Anche perché nella stessa serata di sabato da Silvio Berlusconi, appunto un grande, ho ricevuto la telefonata che non mi aspettavo.
”Ciao Francesco”, e poi una breve chiacchierata conclusa con l’augurio di rivederci. Ma quel che conta è lo stato d’animo del combattente. Se è vero che Berlusconi è apparso affaticato – provate a parlare voi per venti minuti dopo un mese di ospedale con quel che ha sofferto – non c’è dubbio che il messaggio che Silvio ha voluto trasmettere è quello di non voler mollare affatto.
Il combattente che non molla
E deve essere colto con grande soddisfazione dal centrodestra che lui ha fondato e che ora vede una nuova leadership con Giorgia Meloni affiancata fai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Ma tutti gli avversari – persino quell’ignobile parata di troll che si è palesata sui social contro il Cavaliere augurandogli ogni male – anche con lui dovranno fare i conti. E senza illudersi di poter sfasciare la coalizione che vinto le elezioni.
L’evento di Milano ha rappresentato una ripartenza che fa bene a tutto il centrodestra, ben presidiato da ciascuna delle forze politiche della coalizione. Alla vigilia del processo riformatore che si riapre martedì con gli incontri con le opposizioni, la compattezza è essenziale.
In fondo è anche il segnale trasmesso a ciascuno di noi, a me persino con quella telefonata che mi ha riempito il cuore.