I sindacati devono capire che il lavoro non è più cosa loro

Sindacati lavoro

Valli a capire i sindacati della triplice, il lavoro lo considerano cosa loro. E invece ci sono anche le forze datoriali e, non proprio un dettaglio, il governo del Paese.

Oggi primo maggio l’esecutivo della Meloni non vuole essere assente. Ed è significativo che il capo della Uil Bombardieri tema la concorrenza informativa del governo rispetto ai comizi della triplice sindacale.

I sindacati vogliono dominare sul lavoro

Ma Palazzo Chigi non intende tacere nella festa del Lavoro. E per questo la premier ha convocato un consiglio dei ministri ad hoc per oggi, con all’ordine del giorno provvedimenti utili a chi fatica.

A partire da un ulteriore taglio del cuneo fiscale. Meno tasse sul lavoro e stupisce che i sindacati se ne risentano. Come se fosse lesa maestà decidere sul tema proprio il primo maggio.

Ma la festa del lavoro appartiene agli italiani e non solo ai sindacati. Landini e soci devono capire che il 25 settembre 2022 è finita anche un’egemonia sociale. L’esecutivo vuole rispettare le parti sociali ma senza rinunciare ad attuare i provvedimenti presi di fronte al corpo elettorale.

Ma è il governo a pensare a chi fatica

E se si vara un decreto che punta anche ad aumentare la sicurezza del lavoro, dovremmo esserne tutti felici. Invece triplice sindacale e sinistra mettono il broncio.

Chiunque dotato di buonsenso apprezzerebbe un provvedimento del genere. A quanto pare invece, alcuni sindacati sono contrari…

Ha ragione dunque Salvini quando afferma che “tutto quello che non piace alla Cgil (il taglio delle tasse, il Ponte, il nuovo Codice degli Appalti ed un governo che lavora), piace agli Italiani. Landini e Schlein, dalle fabbriche a Vogue…”.

Pur di polemizzare i sindacalisti della triplice hanno polemizzato persino per la data festiva scelta da governo per il varo dei provvedimenti. Beccandosi dalla Meloni una risposta assolutamente giusta: “Spostate il Concertone di San Giovanni, allora, anche lì ci sono lavoratori che faticheranno di primo maggio…”.