Sinistra contro sinistra su Rai e commissione antimafia

Sinistra rai antimafia

Se fossi uno dei potenti della Rai ordinerei un blitz al Manifesto per acciuffare Andrea Colombo, altro che le polemiche persino sull’antimafia. Perché servono giornalisti coraggiosi ed anche a sinistra qualcuno ce n’è.

Ad esempio è un cronista che sulla strage di Bologna – visto che si è tanto parlato a sproposito di Luigi Ciavardini negli ultimi tempi – ne sa più di certi magistrati. Perché ne ha scritto proprio sul Manifesto.

La sinistra litiga a vuoto su Rai e antimafia

E ora sui social  lancia pietrate intelligenti.

Con due post niente male, uno dedicato alla Rai e l’altro alla nuova presidente della commissione antimafia, Chiara Colosimo.

Sulla Rai la botta di Andrea Colombo è assai istruttiva. Senza bisogno di aggiungere né togliere una virgola: “Uno se ne va perché prima di dover litigare con una direzione ostile, non sia mai, preferisce sacrificarsi e farsi pagare di più da un’altra rete. L’altra se ne va perché col nome che ha non vorrete mica che si metta a litigare con la direzione. Ci mancherebbe! Tempra d’eroi. E il peggio è che a tanti questa autoepurazione ridicola e vantaggiosa sembra pure un bel gesto dignitoso. Senza più parole”.

Il coraggio di un giornalista libero come Andrea Colombo

Ancora più coraggioso il post sull’antimafia: “Mi ero perso la guerra santa contro Chiara Colosimo che secondo l’opposizione non potrebbe presiedere l’Antimafia perché in una foto la si vede parlare con Ciavardini a un’iniziativa sul reinserimento dei detenuti e perché in un’altra inizitiva sul carcere avrebbe rivolto la parola a Carminati. All’origine mi pare di capire c’è la solita fogna a cielo aperto di Report. Immagino che Meloni confermerà Colosimo presidente e non potrò che applaudire”.

Magari non condivido – ma questo chi mi segue lo sa – il giudizio su Report, ma il resto non fa una grinza.

Ecco, ci può essere anche giornalismo libero a lavorare in un quotidiano di parte. E che parte… È ora di farlo anche nel servizio pubblico radiotelevisivo.