Sinner in semifinale agli US Open: Medevdev si arrende dopo 4 set, domani la sfida con l’amico Draper

Sinner

Per la prima volta Sinner raggiunge la semifinale agli US Open. Il numero uno del mondo batte Medvedev 6-2 1-6 6-1 6-4 e affronterà domani (21,00 ora Italia, 03,00 ora Usa) l’inglese Jack Draper per un posto nella finalissima dello Slam. Dall’altra parte del tabellone la semifinale tutta a stelle e strisce fra Frances Tiafoe e Taylor Fritz.

Sinner e la sfida con l’amico Draper

L’azzurro, numero 1 del mondo, dopo la vittoria contro il russo Daniil Medvedev, si prepara ad affrontare domani 6 settembre il britannico Jack Draper: “Un amico”, dice Sinner. Il 22enne numero 25 del mondo, si gioca la prima semifinale in torneo dello Slam e va a caccia del secondo titolo stagionale dopo quello conquistato sull’erba di Stoccarda con la finale vinta contro Matteo Berrettini. 

I precedenti

Sinner e Draper si sono incontrati solo una volta nel circuito Atp: sull’erba ‘di casa’ al Queen’s, nel 2021, quando si è imposto il giocatore mancino di Sutton. “Ci conosciamo bene, sarà una partita interessante. Non ricordo match a livello junior, ci incrociavamo ma non eravamo ancora amici. E’ bello vedere quanta strada abbiamo fatto come giocatori e come persone. Nel circuito abbiamo giocato solo al Queen’s”, dice Sinner nella conferenza stampa dopo la vittoria contro Medvedev. 

“Sarà una partita difficile, Jack sta giocando a livello altissimo: serve benissimo, colpisce la palla alla perfezione. Sta giocando il miglior tennis della carriera, sarà dura. E’ un giocatore completo, ha un ottimo servizio e si affida molto al serve and volley, si muove alla grande. Chi raggiunge le semifinali merita il risultato che ha ottenuto: non ci sono sfide facili. In semifinale ci sono sensazioni diverse rispetto ai match di primo e secondo turno”.

“Sarà un match difficile per tutti e due”, prosegue Sinner. Draper ha ricordato un match di doppio Under 18: in quell’incontro, ha detto il britannico, Sinner era considerato l’avversario più debole dal britannico. “A livello junior non ero così bravo…”, sorride l’azzurro.

“Non ricordo di averlo affrontato in doppio, ricordo che lo guardavo da fuori. I mancini sono più rari, il suo modo di colpire la palla era sempre ottimo. Ci siamo conosciuti nel circuito, ci mandiamo messaggi nei momenti positivi e in quelli negativi. E’ una grande amicizia, la metteremo da parte per un po’ durante il match. Poi ci stringeremo la mano e tutto tornerà come prima”, conclude Sinner.

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