Sinner è matematicamente in semifinale degli Atp e fa sognare il tennis italiano

Jannik Sinner

Jannik Sinner è matematicamente qualificato per le semifinali delle Atp Finals di Torino, prima ancora di scendere in campo questa sera contro il danese Holger Rune. A “regalare” al tennista italiano la qualificazione è stato il suo grande amico polacco Hubert Hurkacz, che nel match pomeridiano ha strappato un set al n.1 del mondo il serbo Novak Djokovic. Nole ha vinto la prima frazione per 7-6 (1), Hurkacz la seconda per 6-4. Per Djokovic a questo punto potrebbe non bastare vincere la partita contro il polacco per accedere alle semifinali, perchè in caso di vittoria di Rune contro Sinner sarebbe clamorosamente eliminato.

Stasera Sinner sfida Rune, ma la semifinale è già assicurata

Sinner è chiamato a sfatare l’ultimo tabù. Dopo quello di Medvedev e Djokovic è il ventenne danese Holger Rune, allenato da Boris Becker, l’unico Top Ten non ancora battuto da Jannik in carriera. E l’altoatesino chiede a Torino (“Battere qui il n.1 è stata la cosa più bella al mondo” ha detto dopo il successo su Nole) la spinta per vincere anche questo match. Il danese ha vinto entrambi i precedenti confronti diretti, in semifinale a Sofia l’anno scorso, quando l’azzurro si ritirò sotto 5-2 nel terzo set per un infortunio alla caviglia destra, e sempre in semifinale a Monte-Carlo quest’anno. Stavolta Sinner dovrà replicare la partita perfetta, aggressiva e varia nei contenuti tecnici, vista con Djokovic.

La sfida contro Rune è a questo punto pleonastica, perché il posto in semifinale è assicurato. Sinner, Rune e Alcaraz, si vogliono prendere tutto il tennis mondiale, ereditando il potere tennistico dei mitici Big Three: Federer, Djokovic e Nadal. A Torino il possibile cambio di scettro.

Santopadre: “Jannik è pronto per vincere un torneo del grande Slam”

“Sinner è arrivato alla partita contro Djokovic con una consapevolezza diversa rispetto al passato, si sente molto più forte e lo sta dimostrando giocando con grande autorità. Questa presa di coscienza della sua forza ha alimentato la sua fiducia, Jannik è pronto per competere alla pari con i big, ma la notizia più importante è che ha battuto Djokovic senza fare una partita-capolavoro. Ha fatto una grandissima prestazione, eccezionale, ma lo ha sconfitto senza dover gridare al miracolo, lo ha fatto quasi sembrare normale”. Così Vincenzo Santopadre, ex tennista ed ex coach di Matteo Berrettini, ospite di Palla al Centro su Rai Radio 1Sport, sul momento eccezionale del tennista altoatesino.