Smog a Roma: migliora l’aria in alcune zone, ma i dati restano preoccupanti

ARPA Lazio smog a Roma

Roma soffoca: nonostante qualche segnale di miglioramento, i dati sullo smog e sull’inquinamento atmosferico nella Capitale restano preoccupanti. Secondo il report dell’Arpa Lazio, il 2024 ha visto una lieve riduzione dei livelli di smog in alcune aree, grazie anche al calo dell’effetto cantieri. Tuttavia, nelle zone centrali e più trafficate, come via Tiburtina e viale Marconi, i livelli di PM10 e NO2 continuano a superare i limiti consentiti, rendendo l’aria irrespirabile.

Dove l’aria migliora e perché

Un aspetto positivo c’è. L’Arpa Lazio ha sottolineato come la qualità dell’aria sia migliorata in alcune zone della città. Il merito? La fine di grandi cantieri pubblici e una gestione più attenta delle attività di costruzione, che in passato avevano contribuito al sollevamento di polveri sottili e particolato.

Tra le aree meno colpite dallo smog, spiccano i quartieri con grandi spazi verdi, come Villa Borghese, Villa Ada e il Parco della Caffarella. Anche le periferie meno congestionate, lontane dai flussi di traffico più intensi, godono di una situazione migliore rispetto al centro. Segno che meno traffico e più verde urbano possono fare la differenza.

Le zone critiche: smog, traffico e riscaldamento soffocano Roma

Ma i miglioramenti locali non bastano a risollevare il quadro generale. I livelli di biossido di azoto (NO2) restano allarmanti lungo le arterie principali della città, strettamente legati alle emissioni dei veicoli a motore. Inoltre, nei mesi invernali, il riscaldamento domestico alimentato a legna o gasolio contribuisce a peggiorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle giornate fredde e senza vento.

Traffico, riscaldamento e condizioni climatiche continuano a essere una combinazione letale per la salute dei romani.