Smog, Roma ancora maglia nera anche nel rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità abbassa i limiti medi annui di biossido di azoto (NO2) consentiti. Riducendoli di un quarto (10 μg/m³) rispetto alle precedenti linee guida datate 2005. Valori annuali dimezzati anche anche per tutte le polveri sottili di categoria PM 2.5 che passano a 5 μg/m³, un quinto dell’attuale limite europeo. Mentre quelle di categoria PM 10 passano a 15 μg/m³, meno della metà del limite normativo vigente nel continente. Nuove soglie anche per l’ozono nei sei mesi più caldi e per il monossido di carbonio (Co) da monitorare sulle ventiquattr’ore. Questo fa sì che Roma, già “fuorilegge” in base alle precedenti linee guida, sia ormai ben oltre quanto tollerabile quando si parla di lotta allo smog e di tutela della salute dei cittadini.
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Lo smog è un pericolo grave per la salute umana
“Già a concentrazioni molto ridotte, le sostanze inquinanti danneggiano l’organismo – si legge nella nota diffusa dall’associazione Cittadini per l’Aria. Producendo un impatto rilevante su fasce di popolazione molto più estese di quanto ritenuto precedentemente. Le politiche volte a ridurre le concentrazioni degli inquinanti atmosferici devono subito essere potenziate in maniera significativa”. L’Italia è il paese in Europa che detiene il “più grave impatto sulla salute umana da inquinamento atmosferico” ricorda l’associazione. “E grazie ai fondi del Pnrr i cittadini hanno la possibilità di rideterminare le politiche di governo della mobilità nelle maggiori città italiane”. A Roma – come a Torino, Milano, Bologna, Napoli – tra pochi giorni si vota e “Cittadini per l’Aria” si aspetta una svolta.
Le proposte per le amministrazioni di domani
Per questo ha lanciato una “Guida per i cittadini per un’aria più pulita”. Dieci punti più uno “per aiutare i cittadini ad orientarsi tra le proposte dei futuri sindaci, dei Comuni, delle Regioni e del Governo”. Dalle zone a traffico limitato alle città a 30 km/h, dalle strade scolastiche sicure all’aumento del verde e alla depavimentazione, passando per una mobilità attiva, pubblica e condivisa. Questi sono solo alcuni dei punti cardine della proposta dell’associazione che fa leva su quanto emerso dalle nuove linee guida dell’Oms. “Le nostre mappe della diffusione dell’NO2 a Milano, Roma e Napoli – spiega la presidente Anna Gerometta – indicano quanto grave sia la situazione. Chiediamo nuove e più incisive politiche sulle città, per la mobilità attiva anche a livello metropolitano e misure immediate per proteggere le popolazioni dei porti dai fumi delle navi”.
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