I soldi dei romani ai centri sociali. La Lega dice basta a Gualtieri

Soldi romani

Sfilare i soldi dalle tasche dei romani e comprare immobili occupati per regalarli a chi fa lì dentro come gli pare da anni. Complimenti sindaco Gualtieri, che con un solo colpo riesce a disgustare milioni di cittadini romani che quei soldi non li vedranno nemmeno col binocolo.

Accade così, nella Capitale, con i centri sociali che festeggiano le beneficenza del compagno sindaco.

A chi vanno i soldi dei romani

A pugno chiuso ma con la mano aperta, per incassare i quattrini del popolo.

Siamo davanti allo Spin Time (nella foto), occupato da dieci anni. Il sindaco rosso della Capitale ha deciso di regalarlo agli occupanti abusivi. Capito? Anziché sgomberarlo, lo comprano e lo regalano! Ma che vergogna. Una modalità creativa di utilizzo delle finanze comunali. Mettendo a carico dei cittadini che pagano l’Imu i soldi che servono a far diventare proprietari di stabili non loro quelli dei centri sociali.

La denuncia di Santori (Lega)

Applausi veri, stavolta, al capogruppo leghista in Campidoglio, Fabrizio Santori, che non le manda a dire al sindaco Gualtieri: “La faccia tosta del Pd e lo schiaffo ai cittadini onesti è diventato il violento esercizio di strapotere e di ideologia da parte del Campidoglio, che prosegue nella politica di dare casa e servizi gratis agli occupanti abusivi. Dopo il Porto Fluviale (con una spesa di 11 milioni dal Pnrr) adesso ecco il tentativo di regalare anche lo Spin Time ai furbetti al di sopra della legge, a chi dunque a Roma ha maggiore potere degli altri cittadini. Curioso modo di lottare contro le disuguaglianze. Con queste politiche si distraggono milioni di euro per la ristrutturazione degli immobili, premiando degli occupanti a discapito di quelle famiglie che, pur in stato di bisogno, aspettano da anni lo scorrere delle graduatorie nel rispetto della legge. Ora basta, la Lega non ci sta, ci mobiliteremo per bloccare questo scempio e chiedere l’osservanza delle norme in vigore: per la legge della Regione Lazio e quella nazionale, coloro che occupano un alloggio sono espulsi dalla graduatoria per sempre, e non possono più essere assegnatari di case popolari.”.