Sondaggi politici, il Pd cresce, il M5S affonda e il centrodestra regge l’urto: la ‘fotografia’ del 2024
In un anno turbolento per la politica italiana, la supermedia YouTrend chiude il 2024 con una fotografia che racconta più di una semplice variazione di percentuali. Il Pd vola, conquistando consensi significativi, mentre il Movimento 5 Stelle scivola in una crisi profonda. Il centrodestra, dal canto suo, mantiene le posizioni, con Fratelli d’Italia che rimane in vetta e una Forza Italia sorprendentemente in ascesa.
Un Pd in rimonta e un M5S in affanno
Il 2024 si conclude con una buona notizia per il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein. I dem passano dal 19,3% di inizio anno al 23,5% di fine dicembre, guadagnando oltre 4 punti percentuali. Se si guarda più indietro, alla fine del 2022, il progresso è ancora più marcato: +7,5 punti. Il divario con Fratelli d’Italia, stabile al 28,8%, si riduce sensibilmente, rafforzando la posizione del Pd come principale forza di opposizione.
In netto contrasto, il Movimento 5 Stelle, sotto la guida di Giuseppe Conte, crolla dal 16,4% all’11,4% in un solo anno. Questo calo di oltre 5 punti riflette una leadership indebolita, divisioni interne e una strategia poco chiara riguardo al “campo largo”. Molti elettori sembrano aver scelto di migrare verso il Pd o i rosso-verdi di Fratoianni e Bonelli, che salgono al 6,4%.
Il centrodestra tiene, Forza Italia sorprende
Sul fronte della maggioranza, Fratelli d’Italia si conferma il partito di riferimento con quasi il 29%, mentre la Lega appare leggermente in calo, cedendo il passo a Forza Italia. Il partito di Antonio Tajani, infatti, chiude l’anno con un 9,1%, superando l’alleato di governo. Un risultato che consolida il ruolo di Forza Italia come polo di attrazione per il mondo centrista e mette in evidenza una certa stanchezza della leadership di Matteo Salvini.
Il dato complessivo della coalizione di centrodestra resta solido, toccando il 48,1% (+2,2 punti rispetto all’inizio dell’anno). Nonostante alcune difficoltà politiche – dalla bocciatura dell’autonomia da parte della Consulta alle polemiche interne – il governo non sembra aver subito il logorio previsto per chi è al potere.
Un sistema sempre più polarizzato
Un aspetto chiave che emerge è la polarizzazione del quadro politico. Fuori dalle grandi coalizioni di centrodestra e centrosinistra, le altre forze arrancano. Il cosiddetto Terzo polo – Italia Viva, Azione, +Europa – registra un forte calo rispetto al già modesto risultato delle Politiche 2022.
Il centrosinistra, considerando anche i riottosi alleati pentastellati e il Terzo polo, si attesta al 47,8%. Non abbastanza per un sorpasso, ma la partita resta aperta.
Uno scenario in evoluzione
Il 2024 segna un cambio di passo importante nella politica italiana. La sfida ora sarà capire se il Pd riuscirà a mantenere il trend positivo, se il M5S saprà risalire la china e se il centrodestra continuerà a resistere ai colpi interni ed esterni. Di certo, gli elettori sembrano aver chiaro da che parte stare: dentro una delle due grandi coalizioni o fuori da tutto.