‘Sono orientale, bellissima e sexy’: gestivano case a luci rosse a Roma e Pomezia, business da 40 mila euro al mese
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Potrebbero finire in carcere per anni i due cittadini cinesi accusati di aver messo in piedi un giro di prostituzione da 40mila euro al mese. La Procura ha chiesto per la donna, considerata la mente dell’operazione, 5 anni di reclusione e una multa di 5000 euro, mentre per l’uomo, ritenuto il suo braccio destro, 4 anni e 4000 euro di multa. L’accusa principale è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, ma sull’uomo pende anche un’accusa di resistenza a pubblico ufficiale per aver colpito un agente durante l’arresto.
Quattro centri massaggi “hard”
Gestivano quattro appartamenti tra Roma, Pomezia e L’Aquila, trasformandoli in centri di sfruttamento della prostituzione. Secondo la Procura, la donna aveva messo in piedi un sistema ben strutturato: reclutava le ragazze, affittava gli appartamenti e gestiva le telefonate dei clienti, negoziando tariffe e servizi. Addirittura, inviava foto delle giovani su WhatsApp e pubblicizzava gli incontri su siti specializzati.
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E proprio sui siti apparivano gli annunci: “Eccomi, sono orientale, una bellissima ragazza, sexy”. Due i blitz che hanno portato agli arresti, entrambi effettuati dai carabinieri: il primo venerdì 19 novembre 2022, il secondo il 30 dicembre 2022.
Giro d’affari da 40 mila euro al mese
L’inchiesta ha ricostruito il giro d’affari, che avrebbe fruttato alla coppia circa 40mila euro al mese. Gli appartamenti sotto accusa erano dislocati in diversi punti strategici: due a Roma, uno in zona Portuense e uno vicino alla stazione Termini in via Marsala, uno a Torvaianica Alta, nel Comune di Pomezia, e uno a L’Aquila, in Abruzzo. Il continuo via vai di uomini non è passato inosservato, soprattutto nella villetta di Torvaianica Alta, dove i residenti, esasperati, hanno segnalato la situazione alle forze dell’ordine. E quando i carabinieri hanno fatto irruzione, si sono trovati davanti a un arredamento inequivocabile: vasche idromassaggio, luci soffuse e arredi a tema.
Le intercettazioni e la gestione del traffico di clienti
Determinanti per le indagini sono state le intercettazioni telefoniche, che hanno rivelato il meccanismo del giro di prostituzione. La donna non solo gestiva il traffico di clienti, ma selezionava le ragazze con criteri ben precisi. Tra le frasi intercettate: “I clienti vogliono ragazze giovani, non più signore di 40 o 50 anni” e “Ahh, sei arrivata ieri? Sei cinese, amore? Quanti anni hai?”. L’accusata controllava anche gli incassi giornalieri e dava indicazioni precise sulla gestione delle prostitute, cambiandole regolarmente per mantenere sempre un’offerta “nuova”. Due donne, ascoltate dagli investigatori, hanno confermato il sistema: tratteneva il 50% dei loro guadagni.
Gli arresti e la scoperta del giro
Due blitz dei carabinieri hanno portato all’arresto della coppia, il 19 novembre 2022 e il 30 dicembre 2022. L’inchiesta è nata da un’indagine su un altro cittadino cinese, che aveva affittato uno degli appartamenti incriminati. Grazie a una serie di intercettazioni e riscontri economici, la Procura è riuscita a smantellare l’intero giro di prostituzione, portando alla luce un sistema ben organizzato di sfruttamento sessuale camuffato da semplici affitti immobiliari.