Sono un Vichingo. Folle con accetta distrugge auto davanti a una scuola

“Sono un vichingo!” Così ha gridato un uomo armato di accetta nel quartiere San Lorenzo di Roma. Passanti terrorizzati e alcune auto parcheggiate distrutte. Ma soprattutto l’apprensione di diversi genitori, visto che il 28enne residente in zona si è pericolosamente avvicinato agli ingressi di due scuole. A fermarlo i carabinieri.

Intorno alle 9:00 di questa mattina al 112 arrivano diverse telefonate. La richiesta è la stessa: “Intervenite, perché un uomo armato di accetta in stato confusionale”.  Si aggira pericolosamente vicino a due scuole. L’Aurelio Saffi, in via dei Sardi, e l’istituto in via dei Sabelli. “Sono un vichingo”, ha iniziato a gridare, per poi distruggere due auto in sosta in via dei Sabelli. I carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo, subito intervenuti, sono riusciti a disarmarlo e a bloccarlo. In stato confusionale il 28enne romano è stato quindi accompagnato nella caserma di via dei Volsci con la sua posizione al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

La condanna di Melissa P. su Facebook

E una condanna forte dell’accaduto si trova anche sulla pagina Facebook di Melissa P. Che ha messo in rete questo post.

”Questa  cosa gravissima è successa stamattina, davanti alla scuola di Cosmo (oggi assente perciò apprendo solo ora). Un uomo con un’ascia si è messo a spaccare tutto e ha rincorso una bambina.
Il fatto, direi, si commenta da sè ed è una di gravità spaventosa.

Non si è nuovi a tutto questo. L’anno scorso un altro pazzo davanti a un altro asilo urlava di vedere i draghi mentre si lanciava dentro l’edificio terrorizzando i bambini. Ieri, al solito parchetto brutto, il solito senzatetto ubriaco e molesto che il giorno prima aveva tentato di fare un borseggio e poi si era messo a rincorrere me (che mi sono rifugiata dentro un negozio di animali), è stato arrestato per la milionesima volta. Ma fra due giorni tornerà al parco dei bambini a far vedere l’uccello mentre brandisce bottiglie di vetro. Mentre lo arrestavano, però, entrava un altro che urlava e io per paura mi sono avvicinata a due operai che stavano lì per proteggere me stessa e mio figlio. Io ho paura di fare la spesa, ho paura di percorrere un vicolo buio, ho paura sempre quando esco, di giorno e di notte e di notte non esco più. Ci devo pensare due volte prima di mettermi il cappotto.

Adesso: i pazzi sono ovunque, ma qui ce ne stanno davvero troppi. E molti non sono pazzi, ma gente che si prende la qualunque di notte e alle 8 è ancora strafatta.
Francesca Del Bello, è chiaro che qualcosa va modificata in questo quartiere, urgentemente e una volta per tutte”.