Soumahoro non se ne va, allora tocca a Bonelli o Fratoianni

L’onorevole Soumahoro non la può passare liscia e nemmeno chi lo ha voluto in Parlamento, come Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.

Perché non si può sbeffeggiare un popolo: non è un reato, ma un tradimento.

Chi se ne va tra Soumahoro, Bonelli e Fratoianni?

Se ti fai mettere in lista – e in più collegi per essere sicuro che almeno uno esca – per le tue “battaglie” sull’immigrazione poi non puoi farti pizzicare in questa maniera.

Perché ci sono fatti che svergognano una posizione politica.

Se Soumahoro fosse semplicemente indagato, probabilmente saremmo qui ad attendere la conclusione dell’inchiesta. Ma non è indagato.

E per fortuna, perché così si può affrontare il tema da un punto di vista etico.  Non è certo colpa sua se i famigli pare abbiano combinato un bel po’ di casino con fondi pubblici; e che ogni giorno se ne scopra una nuova. Fingere di non sapere è brutto. Non indignarsi è peggio.

Ma se questa storia va sullo stomaco a molti e è proprio perché Soumahoro ne racconta troppe.

A partire dalla sua famiglia, rivendicando persino quel diritto alla moda e al lusso – e pure all’eleganza – che pensiamo stoni molto in un caso come il suo.

Poi, la barzelletta dell’autosospensione: sono sicuri i mentori di Soumahoro – Bonelli e Fratoianni – che tutto possa finire così e non con le dimissioni dal Parlamento?

Il seggio sicuro qualcuno deve averglielo garantito…

Con l’attuale legge elettorale i leader dei partiti sono signori e padroni di candidature ed elezioni. Sono loro ad aver deciso l’ascesa di quel signore alla Camera. E non serve farfugliare “non lo sapevo”. Perché ci sono molti dirigenti politici dei loro partiti – in particolare di Sinistra italiana – ad aver avvisato i capi prima della formazione delle liste (tra questi anche Silvia Prodi, nipote di indovinate chissà chi…).

Se non si dimette lui, vi dovete dimettere voi, cari Bonelli e Fratoianni. Avere per cinque anni in Parlamento chi si è comportato in quella maniera dovrà pure trovare una sanzione per chi lo ha voluto. Convincetelo voi che lo avete messo su quel trespolo. Altrimenti andatevene voi.