Soumahoro propone di fare festa alla fine del Ramadan. Ma il governo lavora in senso opposto
“Vorrei augurare dal profondo del cuore Eid Al Fitr Mubarak (Buona festa) a tutte le sorelle e a tutti i fratelli musulmani in Italia e nel mondo. Colgo l’occasione per comunicare che ho presentato una proposta di legge per rendere festivo il giorno dopo la fine del Ramadan, la festa di Eid Al Fit”. Così il deputato Aboubakar Soumahoro, che annuncia su Instagram il deposito di una nuova proposta di legge.
Soumahoro: l’Italia è il terzo Paese nella Ue per presenza di musulmani
“Oltre a rispettare i principi della laicità dello Stato e della pluralità religiosa previsti dalla Costituzione – spiega il parlamentare -, credo che questo sia un modo concreto per riconoscere, aggiornare, adattare e armonizzare le leggi del nostro Paese con la realtà attuale e rinnovata. Infatti, l’Italia è cambiata, arricchendosi di pluralità, anche dal punto di vista religioso. Oggi, l’Islam è la seconda religione più diffusa. Il nostro Paese è la terza nazione nell’Unione Europea, dopo Germania e Francia, per presenza di persone della comunità di fede musulmana. Viva l’Italia Plurale!”, conclude Soumahoro.
Valditara: no alle chiusure in assenza di accordi tra Stato e confessioni religiose
Fortunatamente il governo lavora in senso esattamente opposto, come chiesto da chi l’ha votato. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sollevato nel corso del Cdm di ieri la questione della chiusura delle scuole per feste religiose, come nel caso dell’Istituto di Pioltello per il Ramadan. Il responsabile dell’Istruzione ha spiegato di lavorare a norme ad hoc. Tra le ipotesi più avvalorate, quella di vietare chiusure se non in presenza di accordi tra Stato e confessioni religiose. “Nel corso del Consiglio dei Ministri sollevato il tema della chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato. Il ministero è al lavoro per una norma di buonsenso che regolamenti una situazione che rischia di creare conflittualità e caos“, ha poi affermato il ministro.