Spari al centro commerciale a Roma, ritrovata l’auto dei rapinatori: tutti gli aggiornamenti
Si sta stringendo il cerchio intorno agli autori della rapina compiuta intorno alle 10:40 di oggi, 10 luglio al centro commerciale Roma Est. Gli agenti del commissariato Casilino, supportati da un elicottero e dalle pattuglie dei commissariati limitrofi, hanno iniziato una serrata caccia ai due malviventi, scappati a bordo di una Fiat Punto grigia.
Il ritrovamento della Punto
L’auto dei due rapinatori è stata trovata, un’ora dopo il colpo, in zona Ponte di Nona. Tutto il quartiere era stato battuto dagli agenti sia via terra che dall’elicottero, fino a quando la vettura non è stata individuata. Ma quando sono arrivati sul posto l’auto era inevitabilmente vuota: i due rapinatori avevano abbandonato la vettura – presumibilmente rubata – per fuggire a piedi, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto la Scientifica, per rilevare eventuali tracce di dna e impronte utili per risalire ai due autori della rapina.
Adesso la speranza è quella di poter utilizzare i video delle telecamere di sicurezza della zona, per poter riconoscere i due rapinatori attraverso le immagini.
La rapina
La rapina è avvenuta da parte di due uomini con il volto travisato. Uno dei due indossava un cappellino bianco. Entrambi erano armati di pistola. Si sono recati presso la gioielleria Valenza e lì hanno intimato di consegnare i gioielli, terrorizzando clienti e commesse. Le urla hanno attirato l’attenzione delle guardie armate del centro commerciale, ma intanto i due rapinatori avevano già fatto in tempo a fare razzia dei gioielli contenuti nelle vetrine.
Incrociando i vigilantes, i rapinatori hanno iniziato a sparare. Terrore tra i clienti e i negozianti del centro: chi urlava, chi scappava, chi si chiudeva dentro i negozi. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. I rapinatori sono riusciti a fuggire con il bottino. E adesso l’auto è stata trovata.
Le testimonianze
“Stavo per cominciare il turno di lavoro, quando ho sentito questi due colpi e ho visto la gente scappare e urlare”, racconta all’Adnkronos una commessa di Alcott. “Abbiamo sentito gli spari – aggiunge una collega del negozio di abbigliamento Nuvolari – Inizialmente non abbiamo capito, poi abbiamo visto la gente correre e gli altri negozi abbassare le saracinesche. Ci siamo chiusi in magazzino coi clienti che erano all’interno. Sono stati minuti davvero spaventosi”.