Speranza non si candida per paura dei no vax, Pregliasco: ha ragione, io non prendo la metro

Speranza, positivo

“C’è gente che mi ha insultato pesantemente” per le posizioni espresse su Covid “in diverse occasioni: al semaforo, per strada mentre passeggiavo, in aeroporto. Situazioni poco piacevoli che mi portano a dire che è meglio usare l’auto piuttosto che la metropolitana”. Lo racconta all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, esprimendo “comprensione” per l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, quando spiega di aver detto no alla candidatura per le elezioni regionali in Basilicata perché “sento ancora il peso del Covid e delle minacce no vax”.

Se “la gran parte delle persone che incontro nelle occasioni pubbliche, o che magari mi riconoscono per strada, esprimono parole positive o addirittura in qualche caso mi chiedono un selfie – racconta il medico – ci sono state” anche “diverse situazioni in cui della gente non mi ha aggredito fisicamente, ma appunto mi ha insultato pesantemente”. Pregliasco riferisce addirittura di “denunce per danni biologici da ansia, che sarebbero stati causati da mie interviste su quella che per alcuni è stata una presunta emergenza. Due cause uguali con due giudici diversi, in una delle quali, com’era giusto che fosse, mi è stata data ragione”. E poi ci sono gli attacchi degli “haters che continuano. Lo si può vedere dai miei account social – rimarca il virologo – con insulti, sbeffeggi e anche, in molti casi, minacce”.

“A chi parla di ‘generosità’ vorrei ricordare che il prezzo che io e i miei affetti più cari abbiamo pagato per l’impegno degli anni del Covid è stato altissimo e purtroppo non si è ancora esaurito”. Lo ha scritto Roberto Speranza su Facebook, replicando alle critiche che gli sono arrivate in questi giorni per non avere dato disponibilità a candidarsi in Basilicata.

“Mi pesa essere costretto a parlarne pubblicamente – spiega – non sarebbe nella mia natura farlo, ma credo che oggi sia necessario per comprendere la situazione. Continuano incessanti le minacce di morte e gli insulti quotidiani da schegge della galassia no vax. Sono continue le istigazioni all’odio personale sui social e anche da parte di un pezzo limitato ma molto rumoroso del mondo editoriale. Questo clima, ulteriormente peggiorato da quando è stata annunciata la commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid, mi costringe ancora a vivere sotto scorta con tutto ciò che questo comporta per me e per i miei cari”.

Dunque, aggiunge Speranza “con queste argomentazioni, essenzialmente di natura personale, ho chiesto ai due leader di Pd e 5 stelle di non considerare la mia disponibilità a candidarmi alla guida della regione per le prossime elezioni di aprile. Lo ho fatto anche per rispetto alla terra che amo, la mia Basilicata. Chi si candida a guidarla deve essere pronto a dare tutto se stesso, 24 ore al giorno, anteponendo questa funzione ad ogni altro pensiero o preoccupazione. Proprio come ho fatto io negli anni da ministro”.