Spiagge del litorale ridotte a pattumiera dopo la notte di ferragosto: “E’ uno scempio”
Litorale ridotto come una pattumiera dopo Ferragosto. E’ il bilancio dei festeggiamenti lungo tutta la costa romana, con tanti giovani riversi nelle spiagge e nel bagnasciuta, perlopiù accampati in tende o all’aria aperta, in attesa dell’alba in riva al mare. Una tradizione consolidata da anni in un’pò in tutto il litorale, ma che ogni anno porta con sè un esercito di rifiuti abbandonati ovunque, dalle bottiglie ai resti di cibo, dalle lattine agli oggetti personali lasciati indietro.
Da nord a sud del litorale uno spettacolo indecente con bottiglie di vetro e di plastica ovunque
Uno spettacolo indecente con bottiglie di vetro e di plastica ovunque, con cartacce, bicchieri, cibo e tende abbandonate in quasi ogni tratto di spiaggia libera. Un problema che si ripete con troppa frequenza, nonostante i divieti e le ordinanze di ogni singolo comune per evitare questo scempio. Anche quest’anno, così, la sporcizia nelle spiagge della costa ha regnato sovrana dopo la serie infinita di falò sulla spiaggia, bagni di mezzanotte e musica a più non posso.
Un comportamento che danneggia l’ambiente marino e le spiagge
Un comportamento che danneggia l’ambiente marino e le spiagge, ma compromette anche l’esperienza di chi desidera godersi il mare e la natura incontaminata. “Resti di cibo, spazzatura di vario genere, bicchieri, sacchetti di plastica e chi più ne ha più ne metta – commentano alcuni bagnanti di Ostia – Tutto è indistintamente riverso sulle spiagge e chissà per quanto tempo i rifiuti rimarranno indisturbati sull’arenile”.
Movida notturna è ormai tradizione consolidata
Uno scenario che da copione si ripete in particolar modo nelle spiagge del litorale sud dove la movida notturna è ormai tradizione consolidata. “La spiaggia di Tor San Lorenzo, ma anche quella di Torvaianica, sembrava Copacabana, la famosa spiaggia di Rio de Janeiro – commentano alcuni residenti – per due giorni ci sono stati fuochi di artificio, musica ad alto volume, tende e bivacchi in quasi tutte le spiagge libere, nonostante i divieti e le ordinanze che vietano i falò e i campeggi in spiaggia. Quello che dispiace non è il divertimento dei giovani, ma il grado di incuranza verso l’ambiente che si registra la mattina seguente”.
Un fenomeno che ha colpito un’pò tutta la costa compresa Ostia, Fiumicino, Nettuno ed Anzio
A Marina di Ardea, giovedì mattina i bagnanti hanno trovato di tutto e di più, compresi resti di cibo “impanati” sulla sabbia, oltre a dei carrelli della spesa con tanto di tavolini sottosopra. Un fenomeno che ha colpito un’pò tutta la costa compresa Ostia, Fiumicino, Nettuno ed Anzio, nonostante il monitoraggio delle spiagge da parte di agenti di polizia locale, volontari di protezione civile e forze dell’ordine.
Misure preventive per limitare il fenomeno
Negli ultimi anni, alcune località hanno iniziato a introdurre misure preventive per limitare questo fenomeno, come l’aumento dei controlli, le campagne di sensibilizzazione e la videosorveglianza con i droni. Tuttavia, la soluzione a lungo termine richiede un cambiamento culturale da parte dei bagnanti, che devono comprendere l’importanza di rispettare l’ambiente e di lasciare le spiagge pulite dopo il loro utilizzo.