Spin Time, i centri sociali li compra Gualtieri e li paghiamo noi

E niente, a Roma il principio di legalità fatica a entrare nella testa di Gualtieri e soci a tutto vantaggio dello Spin time “di” Action. Ora si sono messi in testa di acquistare (con i soldi nostri) i centri sociali occupati dall’estrema sinistra. Il quadro, piuttosto fosco, emerge da dati incrociati attraverso un’intervista dell’assessore Zevi al Tempo e l’analisi del Primato Nazionale.

Il risultato fa davvero tristezza. E ha ragione Luca Marsella di CasaPound che twitta: “Il Comune di Roma non esclude di comprare e assegnare agli occupanti, il centro sociale Spin Time. Milioni di euro dei romani per regolarizzare rave abusivi, immigrati clandestini e spaccio di droga. Li compreranno tutti finché sulla lista degli sgomberi rimarrà solo CasaPound?”.

Il regalo di Gualtieri allo Spin Time

Ed è proprio il Primato nazionale a ricordare quanto si è speso già per gli immobili del Porto Fluviale, “centro sociale occupato da 20 anni dall’estrema sinistra capitolina che l’anno scorso si è pappato 11 milioni del Pnnr, per riqualificare gli stabili realizzando case e negozi da assegnare e regalare agli occupanti rossi. Undici milioni – continua la testata – che il Comune non avrebbe faticato a destinare ad altre opere di riqualificazione prive di colore politico, stante le condizioni disastrose della Capitale che tra due anni, in occasione del Giubileo, si troverà a dover accogliere milioni di turisti con infrastrutture pessime e insufficienti.

Eppure fioccano le denunce. E per quel che riguarda lo Spin Time a Santa Croce in Gerusalemme, si vocifera che sarà Action – che gestisce l’eroica impresa – la beneficiaria di tanta generosità da parte del Comune di Gualtieri.

A Roma fai come ti pare

Non bastano i proventi delle attività esentasse a bastare, evidentemente, né la droga che si dice circoli in gran quantità. Ora devono arrivare pure soldi pubblici dopo tanta illegalità.

Milioni di euro per “regolarizzare” chi se ne frega delle leggi che sono vigenti – ma non lì dentro – a tutela della sicurezza pubblica. Una vergogna inimmaginabile. A Roma fai come ti pare.