Spin Time Labs, scandalo quotidiano. I residenti non ne possono più
Spin Time Labs, non sappiamo neanche che vuol dire. Ma basta la parola per esacerbare tutti. Questa specie di centro sociale, discoteca abusiva senza le norme di sicurezza, dove si fanno i rave party e peggio, ne ha combinate di tutti i colori. Intanto dentro ci sono persone che spacciano droga. Poi ha ospitato le sardine, e infine è una occupazione abusiva. Ma nonostante questo, ricorderete, fino a un mese fa il comune di Roma, sul suo sito turistico, definiva Spin Time Labs un bene comune e veniva conigliato ai turisti. Bella figura ci facciamo: una realtà abusiva sponsorizzata da Virginia Raggi. Ecco perché se la prende sempre con Casapound e mai con le occupazioni dei centri sociali violenti. Anche il vice sindaco di Roma, come si chiama?, più volte ha difeso questa illegale occupazione.
Spin Time Labs protetto da Campidoglio e Vaticano
Recentemente il comune di Roma, forse vegognadosi, se ne sono capaci, ha cancellato questa vergognosa sponsorizzazione. Ma lo Spin Time Labs rimane. E continua a fare quello che ha sempre fatto. Nessuno si prende la responsabilità né ha il coraggio di sgomberarlo. E i problemi, come sempre da quando c’è la catastrofe grillina a Roma, non vengono risolti. I residenti sono esacerbati, esasperati, non ne possono più. Definiscono quel luogo una bomba a orologeria, dove accadrà qualcosa di molto brutto. 17mila metri quadri, valore 50 milioni di euro, occupato abusivamente nel 2013: ecco lo Spin Time Labs, che attualmente ospita 500 persone. E’ quel centro sociale, per chi se lo ricorda, a cui il Vaticano fece attaccare la corrente… E gli introiti per gli “eventi” sono tutti al nero, cioè esentasse.
La legalità non esiste più
“Qui la legalità non esiste più”, dicono i residenti. “I politici stanno abusando della pazienza dei cittadini”, “Stendiamo un velo pietoso”, E’ terra di conquista”, i principali commenti di chi non ne può più. Ma oltre a questo esistono anche dei problemi dal punto di vista della sicurezza di chi lo frequenta. Secondo i gestori regolari, lì le norme igienico sanitarie non esistono, né le uscite di sicurezza norma, non c’è un ricambio d’aria sufficiente. E se per caso andasse via la corrente, e visto che i gradini non sono segnalati, potrebbe succedere una tragedia. Ma loro, gli occupanti, se ne fottono, e continuano a organizzare rave party. Se davvero succedesse qualcosa di brutto sapremmo chi dovremo ringraziare e chi avrebbe la responsabilità: comune di Roma, Vaticano, e tutti i buonisti di ogni genere e grado.
Trasmissione televisive, inchieste, articoli di giornale, interrogazioni non hanno potuto sortire alcun effetto. Ma da chi sono protetti questi?