Stabilimenti balneari, bar e chioschi sul mare, il Lazio cambia le regole del ‘gioco’: Rocca ‘piegato’ dalla Commissione

Sullo sfondo, uno stabilimento balneare nella regione Lazio, in primo piano il Governatore Francesco Rocca e il Presidente della Commissione Sviluppo Economico Enrico Tiero

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Stabilimenti balneari, bar e chioschi sul mare, il Lazio cambia le regole del ‘gioco‘ (per la precisione 12 articoli del vecchio regolamento classe 2016) per di più a inizio stagione: il governatore Francesco Roccacostretto‘ a presentarsi in Commissione Sviluppo Economico presieduta dal consigliere Enrico Tiero. Del resto, la Giunta Rocca – non è un mistero – ha avviato una profonda revisione delle norme che regolano proprio la gestione del demanio pubblico: stabilimenti balneari, bar, ristoranti, chioschi (tutti di proprietà pubblica) e spiagge libere. L’obiettivo dichiarato è adeguare le procedure alle esigenze attuali del turismo costiero, cambiate nel corso degli anni, e di snellire alcuni passaggi amministrativi, per garantire una gestione più efficiente delle concessioni demaniali.

In Regione Lazio nessuna modifica di legge sul mare alla ‘chetichella’

È fallito, però, il tentativo di far approvare queste stesse modifiche forse un po’ alla ‘chetichella‘, quindi senza che la Giunta si presentasse nella stessa Commissione a spiegare pubblicamente, alla luce del sole, le sue reali intenzioni. La levata di scudi dell’opposizione, sostenuta dal Presidente Tiero, lo scorso 8 aprile, ha costretto la Giunta a presentarsi per rendere conto delle modifiche proposte per 12 articoli. Una vicenda che era da noi stata trattata nei giorni scorsi.

Rocca e Giunta convocati in Commissione Sviluppo Economico Lazio

Il governatore Francesco Rocca e la sua Giunta saranno auditi quindi in Commissione Sviluppo Economico. La data fissata è giovedì 24 aprile alle 12:30, nella sala Etruschi del Consiglio regionale. Nessuna modifica “in solitaria” sarà validata dalla Commissione, senza passare per l’esame collegiale, come inizialmente proposto dalla Giunta.

Il quadro normativo su stabilimenti balneari, bar e chioschi nel Lazio

Prima di tutto, il regolamento n.19 del 2016 disciplina l’assegnazione e la gestione delle proprietà demaniali regionali lungo le coste laziali. Le modifiche mirano a ridefinire criteri di valutazione delle offerte, durata delle concessioni e modalità di tutela ambientale.

In particolare, si punta a snellire l’iter autorizzativo per strutture come ristoranti e chioschi su spiagge libere, garantendo standard minimi di servizi e sicurezza. Uno snellimento che rischia di creare deregulation? Chissà. Insomma, temi centrali che hanno un grosso impatto sul turismo e anche sulla gestione dei beni pubblici demaniali, oltreché sul relativo ritorno economico.

Pressioni e contrapposizioni politiche in Regione Lazio

Le opposizioni (con la comprensione del Presidente Tiero) hanno esercitato pressione affinché ogni fase del dibattito si svolgesse alla luce del sole. I consiglieri di Italia Viva, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno ottenuto l’impegno a ulteriori audizioni. L’intento è evitare modifiche “a scatola chiusa” e tutelare sia le imprese balneari sia il patrimonio pubblico.

Audizioni e interlocutori in Commissione Sviluppo Economico Lazio

Prima del voto finale, inoltre, la Commissione inoltre convocherà comuni costieri e associazioni di categoria. Sindaci, operatori turistici e rappresentanti delle imprese balneari illustreranno criticità e proposte migliorative. L’iter prevede almeno due sessioni dedicate, con l’obiettivo di calibrare le norme sulle reali esigenze del territorio e garantire trasparenza.

Contenziosi e urgenza normativa nel Lazio e sul litorale di Roma

Sul litorale laziale, del resto, la situazione è molto ‘calda’. Sulle concessioni balneari di Ostia pendono numerosi contenziosi in seguito al bando per le nuove concessioni, avviato dal Campidoglio. Il Tar ha annullato parte delle procedure, poi riavviate in fretta e furia dal Consiglio di Stato. La pressione sulle autorità è alta: la definizione di regole chiare è cruciale per evitare ulteriori contenziosi e tutelare gli operatori esistenti. Inoltre, sempre sul demanio pubblico regionale, pende anche un’altra proposta di legge di Noi Moderati, che prevede di spostare la gestione di molte importante competenze ora in mano ai Comuni in capo alla Regione.

Ostia, stagione balneare prolungata

Intanto il sindaco di Roma ha ufficializzato l’apertura anticipata della stagione balneare a Ostia e ne ha esteso la durata di un mese. Il periodo per gli stabilimenti si chiuderà il 30 ottobre 2025 anziché il 30 settembre, offrendo un’opportunità in più agli operatori e ai bagnanti per vivere il litorale romano. Con questi passaggi, il Lazio si prepara a rinnovare un settore strategico per l’economia regionale, cercando un equilibrio tra modernizzazione e garanzia dei diritti di accesso al mare.

Sullo sfondo il litorale di Ostia, in primo piano il governatore del Lazio Francesco Rocca e il presidente della Commissione Sviluppo Economico Lazio Enrico Tiero
Sullo sfondo il litorale di Ostia, in primo piano il governatore del Lazio Francesco Rocca e il presidente della Commissione Sviluppo Economico Lazio Enrico Tiero – www.7colli.it