Stadio A.S. Roma a Pietralata, chiesto uno stop alle accelerazioni senza verifiche ambientali e archeologiche

L’iter del progetto per il nuovo stadio dell’A.S. Roma a Pietralata torna sotto i riflettori, ma questa volta per un altolà deciso alle eventuali accelerazioni. A sollevarlo è l’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) di Roma, che si schiera con forza al fianco dei comitati locali e chiede chiarezza e trasparenza prima di qualsiasi valutazione ufficiale del progetto definitivo. In una nota diffusa dal coordinamento provinciale, AVS Roma ribadisce che «qualsiasi valutazione del progetto definitivo potrà avvenire solo dopo la conclusione di tutte le verifiche in corso, molte delle quali non risultano ancora completate o nemmeno avviate». Il riferimento è esplicito: prima di ogni passo avanti, servono certezze sul piano ambientale e archeologico, come richiesto dalla deliberazione dell’assemblea capitolina n. 73 del 9 maggio 2023, che ha riconosciuto un generico pubblico interesse sul progetto preliminare.
Le prescrizioni della delibera 73/2023: iter da rispettare
Secondo quanto riportato nella delibera, il progetto dello stadio non può proseguire senza essere sottoposto a una verifica preventiva delle preesistenze archeologiche, indicata dalla Soprintendenza. Si tratta di un passaggio fondamentale, in quanto l’area di Pietralata ha già evidenziato potenziali criticità legate alla presenza di reperti storici che devono essere tutelati.

Non meno rilevanti sono le valutazioni ambientali: l’area individuata per la realizzazione del nuovo impianto sportivo è infatti potenzialmente interessata dalla presenza di una zona boscata. A tal proposito, AVS Roma sottolinea l’attesa del pronunciamento da parte del tecnico agro-forestale incaricato dal dipartimento Ambiente del Comune, per stabilire con certezza la natura e la tutela dell’area verde. Un punto che, se confermato, potrebbe incidere profondamente sulla fattibilità del progetto, in quanto si tratterebbe dell’unico spazio verde di quel quadrante urbano.
I nodi critici
L’Alleanza Verdi e Sinistra Roma si fa portavoce di una linea prudente, in netta contrapposizione con chi spinge per una rapida approvazione del progetto. «Occorre vigilare affinché l’iter procedurale sia pienamente rispettato, in ottemperanza a quanto stabilito dalla deliberazione capitolina», si legge nella nota. Inoltre, il movimento chiede la massima condivisione con la cittadinanza e una trasparenza assoluta su ogni fase del procedimento.
Preoccupazioni forti emergono anche riguardo a due aspetti ritenuti «critici» da AVS: la vicinanza a una struttura ospedaliera e la cementificazione di un’area verde di rilevanza strategica. Temi che erano già stati messi in luce da numerosi comitati di quartiere, i quali da mesi chiedono una riflessione più ampia sull’impatto sociale e ambientale del progetto.
Una partita ancora aperta
Il nuovo stadio dell’A.S. Roma è una delle grandi sfide urbanistiche della Capitale, un trampolino di lancio anche le prossime elezioni capitoline. La fretta di concludere il tutto, però, sembra non essere una buona alleata. AVS Roma, con il supporto dei comitati locali, mette un punto fermo: nessuna valutazione definitiva senza le necessarie verifiche ambientali, archeologiche e paesaggistiche. Un richiamo forte al rispetto delle regole, ma anche alla partecipazione democratica, in un contesto dove la trasformazione urbana deve necessariamente tener conto del benessere collettivo e della tutela del territorio.