Stadio della Roma a Pietralata, il progetto prende il volo: doppio ‘sì’ dei Tribunali
Nuovo Stadio della Roma a Pietralata, una nuova e forse inaspettata doppia vittoria è stata raggiunta nel lungo iter burocratico per la realizzazione della nuova arena calcistica giallorossa. L’impianto sportivo dovrebbe sorgere nel municipio IV di Roma, periferia nord-est della Capitale. Il nuovo e secondo progetto giallorosso nasce dalle ceneri del primo, nonché precedente progetto che risale all’era Pallotta, che sarebbe dovuto sorgere invece a Tor di Valle, in zona Roma sud. L’impianto fu prima contestato, poi sostenuto, poi ancora ‘abortito‘ dalla precedente Giunta capitolina guidata dall’allora sindaca Virginia Raggi. Una ‘telenovela‘, quest’ultima, che tenne il club giallorosso e l’intero mondo dei tifosi romanisti col cuore sospeso per anni. Una vicenda che forse spinse Pallotta a lasciare l’as Roma e la Capitale, dopo anni di inutili tentativi di avvio del cantiere.
Stadio della Roma a Pietralata, il progetto prende il volo
Tornando al nuovo e secondo progetto dello stadio della as Roma dell’era Friedkin, attuale presidente della as Roma, ossia ai terreni di Pietralata, in soli 5 giorni prima il Tribunale Amministrativo della Regione Lazio e poi il Consiglio di Stato hanno infatti respinto i ricorsi presentati da alcuni residenti. Residenti che, da tempo, occupano numerosi terreni di proprietà del Campidoglio su cui dovrebbe nascere la struttura sportiva. Contro le recenti ordinanze di sgombero della Città Eterna si erano schierati alcuni cittadini residenti, ora sconfessati dai giudici amministrativi.
Doppio ‘sì’ dei Tribunali
Con queste ordinanze, i giudici amministrativi prima del Tar e poi del Consiglio di Stato hanno chiarito, almeno per il momento, che le aree in questione appartengono al patrimonio indisponibile del Comune di Roma e che gli occupanti non hanno alcun titolo giuridico per mantenerne il possesso. L’assessorato all’Urbanistica ha sottolineato come le terreni fossero stati concessi in detenzione precaria con l’esplicito impegno a restituirli alla pubblica amministrazione.
Le reazioni politiche
La decisione del Consiglio di Stato ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico romano. Mentre la Giunta capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri ha espresso soddisfazione per l’esito positivo della vicenda, l’opposizione ha manifestato perplessità e dubbi sulla tempistica e sulle modalità di esecuzione dello sgombero. In particolare, alcuni consiglieri comunali hanno chiesto di rimandare la decisione, sollevando preoccupazioni circa l’impatto sociale dell’operazione.
Le prossime mosse: via agli sgomberi
Con la sentenza del Consiglio di Stato, si apre ora la strada all’esecuzione materiale dello sgombero dei terreni su cui è prevista la costruzione dello stadio. E alla conseguente consegna delle aree alla società sportiva, che potrà così avviare le procedure per la progettazione definitiva dello stadio. Tuttavia, è prevedibile che la vicenda non sia ancora conclusa e che i residenti possano presentare ulteriori ricorsi.
Le ragioni dello sgombero
Lo sgombero delle aree di Pietralata è una tappa fondamentale per la realizzazione del nuovo stadio della Roma. Un progetto atteso da anni dai tifosi giallorossi e considerato strategico per lo sviluppo dell’area nord–orientale della città. Le analisi geologiche e archeologiche, che potranno essere effettuate solo dopo lo sgombero, sono infatti indispensabili per la redazione del progetto definitivo dell’impianto sportivo.