Stadio della Roma, riprendono gli scavi archeologici: più parcheggi nel progetto

A sinistra, il nuovo stadio della as Roma a Pietralata, a destra la mappa della zona

Nuovi sviluppi per il progetto del futuro stadio della Roma, che sorgerà nella zona di Pietralata. Il cantiere, che si inserisce in un contesto urbano complesso e ricco di storia, sta facendo i conti non solo con le sfide architettoniche e logistiche, ma anche con quelle legate alla mobilità e alla tutela ambientale.

Stadio della Roma, riprendono gli scavi archeologici

In primo luogo, si è conclusa la battaglia legale che vedeva coinvolti due residenti di Pietralata, i quali avevano presentato ricorsi per bloccare i provvedimenti di sgombero legati all’area interessata dal progetto. Il Consiglio di Stato ha definitivamente respinto le loro istanze, confermando le precedenti decisioni del Tar e rendendo esecutive le ordinanze di rilascio degli immobili. Questo ha posto fine a una querelle amministrativa che aveva rallentato i lavori, aprendo la strada a una maggiore fluidità nelle fasi successive del progetto.

Nel frattempo, sono ripresi con intensità gli incontri tra i tecnici della Roma e i funzionari comunali, con l’obiettivo di definire i dettagli relativi alla mobilità e alla sostenibilità ambientale. Uno dei temi centrali è proprio quello della mobilità, sia pubblica che privata, con particolare attenzione al numero dei parcheggi. La versione originaria del progetto prevedeva la creazione di poco più di 4.000 posti auto, frutto di nuove costruzioni e ampliamenti delle aree esistenti. Tuttavia, con l’aumento della capienza dello stadio a 60.000 posti, rispetto ai 55.000 previsti inizialmente, anche il numero dei parcheggi dovrà essere incrementato in modo significativo.

A questo proposito, sono in corso simulazioni per valutare l’impatto del traffico generato dagli eventi sportivi. Le simulazioni mirano a comprendere le provenienze dei tifosi e l’effetto che le gare potrebbero avere sulla viabilità locale, soprattutto in relazione all’accesso ai mezzi di emergenza diretti verso l’ospedale Sandro Pertini, situato nelle vicinanze dell’area destinata allo stadio.

Un altro aspetto cruciale è quello della tutela ambientale. Il progetto prevede una serie di misure per garantire che l’impatto acustico sia ridotto al minimo. Soprattutto per quanto riguarda l’ospedale, che deve essere protetto da eventuali disturbi legati all’attività dello stadio. Inoltre, verranno attuate iniziative per migliorare l’equilibrio ecologico dell’area. Attraverso la piantumazione di nuovi alberi e interventi di riqualificazione ambientale. Novità che contribuiranno a mantenere il verde pubblico e a mitigare l’impatto del nuovo impianto sportivo.

In sintesi, mentre i lavori per la costruzione del nuovo stadio della Roma proseguono, cresce l’attenzione verso la mobilità e la sostenibilità. La sfida non è solo quella di realizzare un impianto all’avanguardia. Ma di farlo in modo che sia integrato nel tessuto urbano di Pietralata. Senza trascurare le esigenze della comunità e l’equilibrio ambientale del quartiere. Le ultime novità, riportate da Il Messaggero, riguardano insomma tanto gli aspetti giuridici quanto quelli urbanistici.